ELISABETTA BIANCHI (DS), PORTARE LA VICENDA DI ENDOSCOPIA IN CONSIGLIO COMUNALE
“Stigmatizziamo con forza l’assurdità e l’antieconomicità della decisione della Asl di trasferire endoscopia a Pescina, provvedimento che danneggia l’attività ospedaliera del bacino di Sulmona ed aumenta i costi per trasporti dei pazienti in ambulanza creando dispersione di risorse e notevole disagio a utenti e personale”. Lo afferma la responsabile di Direzione Sulmona Elisabetta Bianchi che punta il dito sulla mancata programmazione e su un’efficace azione della politica a sostegno dell’ospedale peligni. “Questo accade perchè Sulmona patisce l’assenza di programmazione supportata dall’ azione politica decisa e virtuosa sui tavoli regionali e nel comitato ristretto dei sindaci in ambito ASL1 nel disimpegno totale del Consiglio Comunale, della sua articolazione specifica della 2^ Commisione permanente Sanità e dell’azione fantasma di una sindacatura inesistente condotta da Gianfranco Di Piero”, afferma Bianchi, “Sindaco che viaggia con gli occhi bendati e col freno a mano tirato. L’amore per questa terra impedisce a noi di Direzione Sulmona di indulgere al dannoso nulla, propinato dalla scena politica locale e ci rifiutiamo di assistere passivamente allo sbando politico amministrativo in cui versa questa Città. Nel continuare a lottare, tra l’altro, anche per la difesa dei presidi cittadini, ci aspettiamo che il Sindaco di Sulmona, autorità sanitaria, vinca le resistenze di temperamento e chieda alla Asl1 di conoscere l’analisi costi/benefici di tale operazione e si impegni oltremodo per superare la prospettata impossibilità di reperire locali idonei nell’area ospedaliera di Sulmona alla provvisoria sistemazione di tale fondamentale servizio”.
“Ci aspettiamo che nella seduta del Consiglio Comunale del prossimo sabato 12 Agosto l’argomento venga portato in discussione” conclude Bianchi, “affrontato e sviscerato con il rigoroso approccio che merita, nella ricerca di una soluzione certa ed utile che possa rimediare ad un insulso metodo amministrativo che troppo facilmente presta il fianco della Città ad azioni proditorie e predatorie”.
“nella ricerca di una soluzione certa ed utile”, ok se ne devono interessare e alzare le barricate ma la soluzione non la può trovare l’amministrazione comunale bensì i suoi amici in regione da cui dipende la Asl, la letterina la dovrebbe indirizzare a loro
È una decisione scellerata. Non può essere accettata con la solita rassegnazione