SVUOTANO IL CONTO CORRENTE DELL’ANZIANA ZIA, CINQUE PERSONE DI PRATOLA PELIGNA INDAGATE PER CIRCONVENZIONE D’INCAPACE
Approfittando delle condizioni di salute della zia avrebbero architettato un piano per svuotarle in poco tempo il conto corrente. Circa 450 mila euro che sarebbero finiti tutti sul conto del nipote. Protagonista è vittima al tempo stesso del raggiro da parte di nipoti e parenti, una 90enne di PRATOLA Peligna. Sulla storia i carabinieri di PRATOLA peligna su delega della procura, hanno avviato un’inchiesta per scoprire come sono andati i fatti e le relative responsabilità. A sollecitare l’inchiesta è stata una donna di PRATOLA Peligna, che l’anziana avrebbe dichiarato nel corso degli anni, erede universale la quale si è recata dai carabinieri per denunciare l’ammanco di denaro rilevato sul conto della sua benefattrice. Una sorta di tutor nominata dal 2021 con atto ufficiale del notaio dopo che insieme a sua madre, da sempre amica della 90enne, si sarebbe sempre presa cura della donna. Dai primi riscontri si è appreso che all’origine della vicenda ci sarebbe un dipendente di un istituto di credito della zona che una volta venuto a conoscenza del cospicuo bottino che era depositato sul conto della congiunta, avrebbe avvertito il resto della famiglia, che in poco tempo avrebbe architettato il piano per mettere le mani sui quel piccolo tesoro. Parenti che non si erano mai visti prima e che all’improvviso sono diventati premurosi e pieni di attenzioni nei confronti della 90enne. Dalla querela depositata in caserma si evince anche che l’anziana, dopo essersi accorta che uno dei nipoti le avrebbe chiesto un prestito di denaro con la promessa che l’avrebbe restituito successivamente, avrebbe preso la decisione di trasferirsi a casa della tutor e di non volerne più sapere dei parenti. Sulla scorta dell’esposto-denuncia, la Procura della Repubblica ha iscritto cinque persone sul registro degli indagati, tutti parenti dell’anziana. Inoltre, proprio per cristallizzare il quadro delle accuse, la pubblica accusa ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari, un incidente probatorio. Nel frattempo la tutor avrebbe integrato la querela, chiedendo alla Procura di accertare l’ipotesi di omissione di controllo da parte dell’istituto di credito dove erano stati trasferiti i risparmi. Circostanza smentita dall’istituto di credito che, al contrario e di sua iniziativa, avrebbe, inoltrato al tribunale tutta la pratica relativa a depositi e prelievi dell’anziana e ai nominativi di chi poteva accedere direttamente sul conto. Ora spetterà alla giustizia ricostruire l’intera vicenda e accertare le eventuali responsabilità. Di sicuro la particolare vicenda che vede al centro due famiglie di PRATOLA Peligna, promette ulteriori e clamorosi sviluppi.
Una storia simile sempre a pratola 3 anni fa ,sempre con il credito cooperativo,sempre la somma di € 450.000.. che caso…però vorrei evidenziare tutti assolti..vediamo che succede in questo caso..