MARSILIO LUOGOTENENTE? SEMMAI UN CENTURIONE
di Luigi Liberatore – La ferrovia Roma-Pescara è finita sul binario morto se non sarà dichiarata, tra qualche mese, un ramo secco. Ho letto le dichiarazioni rese qualche ora fa dalla senatrice 5stelle, Gabriella Di Girolamo, sostenute dal consigliere regionale pentastellato, Giorgio Fedele, sulla dissolvenza dei quasi settecento milioni del PNRR già previsti per la tratta ferrata adriatico-tirreno. Il comunicato, in breve, sbugiarda e disfa le tesi sostenute dal presidente della nostra Regione, Marco Marsilio, che meno di una settimana fa aveva detto ad Avezzano che la velocizzazione della Roma Pescara si sarebbe fatta, salvo poi a rimangiarsi tutto dopo il niet espresso da Matteo Salvini. La Di Girolamo è stata generosa nel definire MARSILIO luogotenente abruzzese della Meloni. Il presidente della regione Abruzzo è molto meno di un centurione, altro che proconsole. Ma lasciamo perdere. Resta il fatto che i milioni del PNNR per la Roma Pescara hanno preso altri binari, ancorché il vice ministro dei Trasporti, Bignami, ha detto all’ANSA che il progetto resta in piedi e sarà finanziato con altre risorse. Stessa solfa abbiamo letto sull’AGI, dal comunicato dato dal Mit, che prego chi mi stia leggendo di non confondere col Massachusetts Institute of Technology, ma che risponde invece al nostro ministero dei trasporti. Bene. La Roma Pescara può attendere ma non solo per la rapacita’ di fonti politiche a noi distanti che ci hanno rubato il finanziamento, ma soprattutto per la debolezza, o indolenza se volete, della nostra classe politica indigena che vive di un sonno borbonico perfino nelle pieghe più riposte dei municipi da cui sono partiti ricorsi e opposizioni al progetto. Poi abbiamo scelto Marco Marsilio (io no) come presidente della nostra regione. Spero in un risveglio, in uno scatto di orgoglio che lo scacci dalle nostre terre con le quali non divide nulla ma che risponde solo agli ordini di Roma come centurione e non luogotenente. E noi? Cerchiamo di riscattarci…
… “ L’Italia riceverà tutti questi soldi entro il 2026 in dieci rate semestrali, se rispetterà una serie di obiettivi concordati con l’Ue, come l’approvazione di riforme o il completamento di progetti e investimenti.“…
I politici locali ancora non trovano la quadra dove deve passare il tracciato con le relative varianti nel tratto da Pescara all’Interporto di Manoppello… in galleria, a raso o con le sopraelevate… che è assolutamente utopistico pensare di finire i lavori e rendicontarli per la fine 2026.
Per farsi un’idea basta vedere come procedono i lavori al piazzale della Stazione di Sulmona…
Ma concentratevi sui i veri problemi ambientali e il Cogesa o non avrete più gente che leggerà queste fesserie!!!!
Luogotenente o centurione? Piuttosto un lacchè! Un mero servetto, un politicante smarrito alla mercé dei suoi capi