MORTE MARCAURELIO, DISPOSTA PERIZIA SUI MEZZI COINVOLTI NELL’INCIDENTE E SUI TELEFONINI
Proseguono gli accertamenti per far luce sui momenti immediatamente antecedenti allo scontro tra il fuoristrada e l’Alfa Romeo Giulietta che ha provocato la carambola e il successivo impatto con la roccia della montagna. La Procura della Repubblica di Avezzano ha infatti disposto una perizia cinematica sull’incidente mortale di Cocullo, verificatosi lo scorso 29 maggio sulla strada provinciale 60, costato la vita al 36enne di Pacentro, Matteo Marcaurelio. Le operazioni che secondo le intenzioni degli inquirenti dovranno portare a chiarire definitivamente la dinamica dell’impatto, sono state avviate nei giorni scorsi. La Procura ha chiesto in particolare di effettuare accertamenti specifici sui mezzi coinvolti, sulla velocità di percorrenza e sulle condizioni del manto stradale. Una consulenza tecnica è stata disposta anche sui telefoni cellulari in dotazione alla vittima e alla persona che viaggiava al suo fianco, al momento dell’incidente, per verificarne se erano in funzione. Una perizia, quella disposta dal Pm, che ha lo scopo di chiarire le singole responsabilità e stabilire se Marcaurelio o l’altro viaggiatore stessero parlando al telefono. Dalla prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri della compagnia di Sulmona è emerso che l’Alfa Romeo, guidata da una donna avvocato del foro di Sulmona, risultata positiva alla cocaina, viaggiava in direzione Cocullo mentre la Jeep saliva verso il valico di Olmo di Bobbi. Il fuoristrada, a causa dello scontro, si sarebbe ribaltato più volte mentre il corpo del giovane di Pacentro sarebbe stato sbalzato dal veicolo, fino a rimanere schiacciato tra il mezzo e la parete rocciosa che delimita in quel punto, la strada provinciale. L’uomo insieme ad un collega, si stava recando a San Sebastiano dei Marsi per ragioni di lavoro.