“MURI PARLANTI” A PACENTRO: UNA NUOVA OPERA SULLE TRADIZIONI DEL BORGO

Pacentro continua a raccontare la sua storia e le sue tradizioni attraverso e sulle sue mura.

Domenica 16 luglio, alle 10, nei pressi del vecchio lavatoio comunale, a due passi dal castello caldoresco, sarà scoperto un nuovo “muro parlante” pieno di vita e di colori: una “foto” con personaggi a rilievo e a grandezza naturale, che racconta la vita di una intera famiglia immortalata nella sua realtà quotidiana, nei suoi e i suoi costumi. Non mancano tra i personaggi gli animali domestici e da lavoro. Un quadretto fuori dal tempo che tratteggia un’epoca recente, eppure apparentemente tanto lontana. All’inaugurazione del muro parlante “Omaggio ad Annamaria” saranno presenti le autorità locali e tutti i componenti viventi della famiglia/sponsor dell’opera, a partire dal capostipite Pietro. Quest’opera murale è l’ottava di un progetto avviato alcuni anni fa, principalmente su richiesta di un mecenate (anonimo per scelta) che ha voluto donare al suo paese e alla sua famiglia un dipinto dove si possono riconoscere i volti di persone ancora in vita o altre che non ci sono più. Realizzati con una tecnica mista di pittura e ceramica, i “muri parlanti” sono firmati dall’artista e ceramista Sara Galterio che ha ideato, cura e porta avanti il progetto da sette anni.

Diversi sono gli angoli del borgo “contaminati” dal cemento, ora rivestiti di colori e immagini. Il progetto dei muri parlanti è partito da Pacentro nel 2016 con “Storia d’amore d’altri tempi…ovvero La ragazza della fontana” e proseguito con “Omaggio alla vecchia chiesa di S.Marco” (via S. Marco), “lavandaie e il fiume sparito” (via Roma), “Le vendemmiatrici” (androne palazzo nobiliare), “esterno di Roma antica da muro parlante” (privato) e ancora il lupo e il cervo su pietra che fanno da sentinelle per le due vie di accesso al borgo. Lungo i vicoli del borgo si possono però scorgere teste di asinelli che spuntano da finestre dipinte al posto delle vecchie stalle, oppure gufi che ridonano dignità a piccoli spazi anonimi e ancora caprette tridimensionali che richiamano l’attenzione dove si assaggiano prodotti caseari e vini locali. Il progetto dei muri parlanti ha varcato quest’anno i confini del borgo e ci si può imbattere in qualche sorpresa inaspettata anche in località vicine, per esempio a Sulmona e a Roma. Domenica una nuova tappa là dove ha avuto origine, grazie ad un’artista e a numerosi mecenati che hanno lasciato il loro paese per realizzare i loro sogni altrove, ma hanno mantenuto forte il legame con le loro origini. Il laboratorio dove nascono i muri parlanti si trova in via Dante Alighieri ed è visitabile su appuntamento (Info 3334628138; saragalterio@gmail.com).