COSA SUCCEDE NELL’OSPEDALE DI SULMONA?
di Gianvincenzo D’Andrea – Alcune notizie , riportate qualche tempo fa dalla stampa, relative alla riclassificazione dell’Ospedale di Sulmona (divenuto di 1° Livello), e dell’avvio delle procedure concorsuali per cinque posti vacanti di Primario di Reparto, avevano riacceso la speranza che per il nosocomio peligno potesse iniziare una nuova stagione operativa..
Gli articoli di qualche giorno fa , pubblicati a cadenza quotidiana da un giornale on line , però hanno spento ogni ottimismo mettendo in luce i seri problemi organizzativi di alcuni reparti , segnalati da alcuni pazienti che hanno voluto rendere pubbliche le loro vicende.
Il primo caso riguardava un cittadino che recatosi a prenotare un esame rettocolonscopico si è sentito rispondere dall’impiegato che la prima data utile per l’effettuazione era fissata ad un anno esatto di distanza.
Il secondo riferiva di alcuni malati che giunti in ambulatorio nel giorno indicato nella prenotazione non hanno potuto effettuare la visita Ematologica perché il medico era assente in quanto prestava regolare servizio presso un’altro ospedale della ASL 1, nel quale divide l’orario di lavoro dovuto.
Il terzo raccontava la vicenda, invero surreale, di un’ infermiera in pensione che dovendo eseguire due accertamenti cardiologici ( un esame Holter 6 giorni ed un ecocardiogramma) avrebbe telefonato nel Reparto di Cardiologia per avere informazioni sui tempi d’attesa per l’esecuzione.
Le è stato risposto che l’esame Holter 6 giorni avrebbe dovuto effettuarlo altrove perché l’apparecchiatura necessaria ,sebbene ripetutamente richiesta dal Responsabile del Reparto, non era stata mai acquistata.
I tempi d’attesa per l’ecocardiogramma,poi, sarebbero stati molto lunghi perché l’apparecchiatura ( vecchia di 35 anni!) si era rotta irrimediabilmente.
Non nascondo il mio stupore ( ed il mio sconcerto!) nel leggere di questi fatti che,a mio avviso, dimostrano come i bisogni di salute dei cittadini siano poco considerati da chi dovrebbe provvedere a soddisfarli e che troppo spesso l’inefficienza delle strutture sanitarie sia conseguente a questioni burocratiche poco comprensibili.
Provo a spiegarmi meglio.
Sulle vicende della colonscopia effettuabile non prima di un anno e del medico assente il giorno fissato per le visite è possibile che ci sia stato un errore nel sistema informatico di prenotazione ( che come si sa è stato hackerato).
Comunque il disservizio è stato creato come pure l’ evidente disagio ai pazienti , del quale la Direzione ASL voglio credere abbia chiesto scusa agli interessati.
Sulle apparecchiature del Reparto di Cardiologia ( una mai acquistata e l’altra inutilizzabile per guasto da vecchiaia) vale la pena di fare un discorso a parte.
Un registratore Holter cardiaco 6 giorni ed un ecocardiografo sono strumenti diagnostici di base dal costo di qualche migliaia di euro il primo e di poche decine di migliaia di euro il secondo e pertanto non si comprende il motivo per cui non siano stati forniti al Reparto di Cardiologia di Sulmona per svolgere in modo corretto la sua attività.
Evidentemente c’è qualcuno nella ASL 1 che ha ritenuto di non dare ascolto alle richieste ed alle segnalazioni ripetute del Responsabile del Reparto di Cardiologia che lamentava l’assenza o l’inadeguatezza delle apparecchiature necessarie per svolgere bene l’attività richiesta.
Forse chi si è sentito autorizzato a prendere una decisione che ha di fatto penalizzato , e penalizza, i cittadini del comprensorio Peligno deve aver agito nella convinzione che gli utenti dell’Ospedale di Sulmona fossero titolari di un diritto alla salute diverso ed inferiore rispetto a quelli che sono serviti dagli altri ospedali della ASL 1.
Ora è evidente che se quanto sopra detto rispondesse al vero ( e la Direzione ASL non avrebbe difficoltà a verificarlo !) ci troveremmo di fronte ad una scelta operativa inaccettabile ed inescusabile che meriterebbe provvedimenti drastici nei confronti del responsabile.
Ed ugualmente ingiustificabile sarebbe un comportamento inattivo ( per disattenzione o disinteresse ) da parte di chi nella ASL 1 e’ deputato alla fornitura delle apparecchiature necessarie ai diversi reparti ospedalieri.
Comunque quanto riportato dai mezzi di informazione, negli articoli di cui s’è detto prima, impone l’adozione di disposizioni immediate e risolutive da parte della Direzione della ASL 1 per affrontare i problemi segnalati .
Nondimeno ai rappresentanti istituzionali del comprensorio peligno, sopratutto ai sindaci che,come si sa rivestono anche il ruolo di autorità sanitaria, spetta di essere bene attenti a che i bisogni di salute dei cittadini siano soddisfatti in modo reale e non fittizio.
In campo sanitario ciò che vale è la sostanza e non la semplice definizione formale e/o burocratica.
Ed in una struttura ospedaliera la sostanza dipende dalla dotazione di personale preparato ed apparecchiature di qualità , in misura adeguata al compito da svolgere.
Voglio sperare che questo concetto sia ben chiaro a tutti coloro che devono occuparsi ( e preoccuparsi!) dell’Ospedale di Sulmona : Dirigenti della ASL, Rappresentanti istituzionali e semplici cittadini .
In caso contrario la nuova classificazione come Ospedale di 1° Livello sarebbe nient’altro che una vuota definizione.
Secondo me stiamo sulle paxxe a qualcuno..