C’È GENTE CHE L’OSPEDALE NON CE L’HA E CHI SI LAMENTA PERCHÈ FA RUMORE
di Luigi Liberatore – Il tribunale di Sulmona ha disposto indagini supplementari per capire se l’ospedale del capoluogo peligno arrechi disturbo, coi suoi sistemi, in particolare con le sue sale operatorie in funzione, alle occupazioni e al riposo delle persone. Sono sotto inchiesta manager, direttori generali e perfino dipendenti della azienda ospedaliera, finiti nelle maglie della magistratura a seguito di un esposto del febbraio 2020, partito da alcuni residenti nelle palazzine vicine all’ospedale.
L’inchiesta è andata avanti perfino coi dettagli, sicchè è stato aperto un fascicolo a carico dell’attuale direttore generale della ASL, Ferdinando Romano, perché dagli esami fonometrici eseguiti dall’ARTA,una delle tante costole del sistema sanitario nazionale, “Il rumore prodotto dagli impianti aeraulici dell’ospedale di Sulmona aveva provocato il superamento del limite differenziale a finestre aperte in periodo notturno”. A chi legge devo subito dire che l’areaulica è la scienza che studia le leggi del moto dell’aria, rendendole applicabili nella produzione di impianti per diffonderla in ambienti chiusi. Sto a posto con la coscienza, e con la mia supplementare ignoranza, per cui posso continuare. Sapete che significa tutto questo? Che ai proprietari delle case che sono state costruite attorno all’ospedale dà fastidio il rumore prodotto dall’ospedale stesso, dal via vai delle autombulanze, magari dal suono delle sirene, soprattutto dal ronzio prodotto dagli estrattori di aria dalle sale operatorie, e, presumo, pure dal vocìo degli operatori sanitari, siano essi infermieri o medici. Alcune riflessioni vanno fatte sennò chi legge rimane interdetto. Uno: l’ospedale di Sulmona si trova collocato in quella zona prima ancora che venissero autorizzate le selvagge lottizzazioni edilizie, sorte attorno al nosocomio con straordinaria velocità. Due: non so se i firmatari degli esposti abbiano magari pensato agli abitanti di paesi, paesini e contrade che hanno a mala pena un ambulatorio aperto un paio di giorni a settimana, e che per finire in ospedale debbano ritenersi fortunati se fanno in tempo a raggiungerlo. Guardate, forse sono stato estremamente chiaro nel rendere accessibile il significato del “rumore prodotto dagli impianti aeraulici dell’ospedale di Sulmona”per chi abbia il privilegio di abitarvi vicino, ma sicuramente non lo sono e non lo sarò mai per quei malati che sperano di arrivarci in tempo e di sfuggire magari alla morte. Per amore della verità devo dire che la ASL ha dato incarico di risolvere la problematica, sperando, tuttavia, che non disperda attenzioni e risorse solo per gli abitanti dall’udito sensibile.
Caro signor Liberatore…forse si dovrebbe informare prima di dire che le palazzine come dice lei sono state costruite dopo..ma prima molto prima della nuova ala dell’ospedale,prima del nuovo impianto di aereazione.
C’è gente che dovrebbe tacere e invece fa solo rumore.
Quelle palazzine sorte lì, successivamente, come ben si evince dall’articolo, probabilmente non avrebbero dovuto esserci. Chi ha comprato avrebbe dovuto valutarlo prima, è un po’ come comprare a ridosso della ferrovia e lamentarsi del rumore dei treni ! Teniamocelo stretto l’ospedale !
Queste persone, quando stanno male, si fanno curare in ospedale o no?