OSPEDALE TROPPO RUMOROSO, SI ALLARGA L’INCHIESTA
Si allarga l’inchiesta sull’ospedale rumoroso. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha firmato l’ordinanza con la quale dispone indagini supplementari per quanto riguarda il reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, contestato all’ex manager, Roberto Testa, all’ex Direttore sanitario dell’ospedale dell’Annunziata Tonio Di Biase e all’ingegnere responsabile della sicurezza Stefano Filauri.
L’inchiesta è partita da un esposto depositato il 5 febbraio del 2020 dai residenti di alcune palazzine vicine all’ospedale. Per questo il Gip ha ritenuto che, per completezza di indagini, sia necessario sentire a sommarie informazioni tutti i firmatari dell’esposto, per acquisire ulteriori elementi utili all’attività investigativa. Operazione che la Procura porterà avanti nei prossimi sei mesi. Secondo l’accusa e le segnalazioni pervenute dal quartiere, le emissioni sonore provenienti dalle sale operatorie supererebbero i valori consentiti dalla legge. Inoltre la Procura ha aperto un ulteriore fascicolo a carico dell’attuale rappresentante legale Asl, Ferdinando Romano, poiché dagli esami fonometrici eseguiti dall’Arta lo scorso novembre è venuto fuori che “il rumore prodotto dagli impianti aeraulici dell’ospedale civile di Sulmona aveva provocato il superamento del limite differenziale a finestre aperte in periodo notturno”. Da qui la gara d’appalto bandita recentemente dall’azienda per bonificare gli impianti del nosocomio. Infine risulta in corso il processo che vede sul banco degli imputati l’ex Direttore Generale Asl, Rinaldo Tordera, comparso ieri davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. E’ il terzo filone d’inchiesta. Stessa accusa per un arco temporale diverso. È attesa la sentenza.