UN CANTO LIBERO
di Massimo di Paolo – Avrebbero avuto entrambi ottanta anni. Uno istrionico, tracotante, da palco e da bagni di folla. L’altro affogato nella riservatezza, nascosto dal pubblico. Molto diversi Lucio e Lucio. Lucio Dalla e Lucio Battisti; nati quasi nella stessa ora, eppure due personaggi da musica e canzoni totalmente diversi. Hanno segnato la cultura musicale e cantato l’Italia. Generazioni cresciute con i loro contenuti musicali, intramontabili, formativi, impegnati sempre. L’uscita dell’ultimo libro su Lucio Battisti ci porta a ricordarli entrambi e a dedicargli questo appuntamento di “Libri & Visioni”. Due vissuti, due artisti, una unica musica indimenticabile. Un’eredità da custodire e da usare sui banchi di scuola, per far crescere il senso dell’amore, per nutrire quell’educazione sentimentale di cui si ha bisogno, che crea legami, con gli altri e con i propri luoghi. Ci mancano, mancano le loro
presenze, le loro musiche, la loro diversità. Una diversità profonda, complessa e nascosta dalla loro grande, comune, statura artistica. Vogliamo ricordarli ripercorrendo i significati di due opere discografiche tra le più rappresentative e con la lettura di due libri, utili per curiosare e conoscerli più da vicino. Per “riconoscerli” o per tornare a conoscerli dopo i tanti anni trascorsi. Difficile scegliere. Ci facciamo aiutare da documenti e testimonianze importanti, custodite da due ritrattisti e amici intimi. Mogol: paroliere, musicista e fondatore di una scuola per talenti; possessore di una valigia di ricordi personali e professionali su Lucio Battisti. E dal teologo-scrittore Vito Mancuso che ha vissuto, con Lucio Dalla,
una amicizia unica e rara. Da “sentire”: Vento nel vento. Scritta da Mogol e Battisti.
Sull’amore. Quello romantico che può uccidere o far vivere. Quello che salva nei momenti in cui si attraversano tempi difficili, quando ci si sente soli e perduti. Quell’amore che regge, che non va via, che piange ma resta, nei cambiamenti, quando ci si allontana da tutti, quando si cerca una mano, un’ancora, un senso. Il senso per un nuovo percorso. Meno conosciuto “Vento nel vento”. Ma forte, talmente forte da poter rappresentare l’inno alla vita, al futuro e all’amore. Da “sentire”: Com’è profondo il mare. Di Lucio Dalla. A 40 anni dalla sua pubblicazione.
Un quadro a tinte forti che rappresenta, ancora oggi, l’Italia. Il primo degli album prodotti e scritto direttamente da Lucio Dalla con il mare delle Tremiti come suggeritore. Fu una rivelazione! Parole e musica che narrano l’Italia, racconti ad acquerello, bozzetti, ma anche una lunga narrazione dei drammi e delle sofferenze. Un “ciclo dei vinti” in storytelling musicato. Pezzi di sinistra che cantano i deboli e la lotta di classe. Con poesia.
Da leggere! Belli assai. Ma assai forte!!
Di Marta Blumi Tripoli, Quel gran genio, edizioni Cairo. Aneddoti e storie curiose su Lucio Battisti, un gigante della musica italiana – prefazione di Mara Maionchi –
Un racconto che ripercorre l’intera carriera di Battisti dagli esordi fino alla fondazione, con Mogol, dell’etichetta Numero Uno. Un libro che aiuta a conoscere quel profilo da introverso; di uno sfuggente e riservato musicista. Prima poeta e poi cantautore, prima artista e poi compositore: 20 album indimenticabili, 25 milioni di dischi venduti. Numeri importanti narrati a bassa voce con il fastidio di essere strumentalizzato politicamente. Poi l’ombra della malattia.
di Lucio Dalla, le più belle canzoni – commentate da Paolo Jachia – edizioni interlinea. Per la prima volta un commento organico dei testi, dei significati, delle immagini e delle metafore delle più belle canzoni di uno dei più grandi cantautori italiani. Un pregiato, dotto, curato manualetto, tra
analisi, documentazioni e narrazioni di una vita. Tra le sorprese da leggere, il ricordo di Vito Mancuso, teologo e amico intimo di Lucio Dalla: “l’ottimismo drammatico di un uomo di amore e di fede”.