CANILE SULMONA “ILLEGALE” A RISCHIO CHIUSURA
La situazione del canile di Sulmona è stata al centro di un incontro questa mattina tra il sindaco, Gianfranco Di Piero, e gli uffici comunali. L’obiettivo è quello di sanare lo stato di illegalità perché la struttura di Noce Nattei, sulla carta, non risulta né accatastata né iscritta all’albo regionale. Sono queste condizioni che potrebbero portare alla chiusura temporanea ed al trasferimento dei cani in altre località. “Non è stata presa ancora alcuna decisione”, afferma il sindaco Di Piero, “certo è che, in fase di istruzione di gara, abbiamo scoperto questa criticità che andava avanti da 20 anni e ora dobbiamo uscirne”. La Lida di Sulmona, che dal 1° febbraio ha dovuto lasciare la gestione del canile, aveva più volte parlato di abuso, mentre Gabriele Bettoschi di Legambiente aveva chiesto addirittura il sequestro del canile, chiamando in causa la Corte dei Conti per l’assegnazione di somme ad una gara sull’affidamento di una struttura non esistente. Nel frattempo la gestione del canile è stata affidata lo scorso 1° giugno alla cooperativa marsicana Cima Scarl, dopo la rinuncia al rinnovo della gestione provvisoria da parte dell’associazione Code Felici di Gabriella Tunno che, questa mattina, ha interpellato la Procura della Repubblica denunciando criticità nella struttura. “Ho visto cani terrorizzati da operatori violenti che usano il badile, sporco di escrementi, per colpirli ed un operatore in evidente stato di alterazione”, afferma la Tunno, “inoltre condizioni malsane dei luoghi di ricovero dove sono presenti escrementi su pareti, cucce e coperte”. Le accuse vengono però respinte dagli attuali gestori.