MENSA SCOLASTICA, IL PD DIFENDE DI BENEDETTO E MINACCIA AZIONI LEGALI

“Il Partito Democratico, con tutti i sui livelli dirigenziali, non consente a nessuno di esprimere dichiarazioni di tale gravità: chiediamo ovviamente che ogni riferimento contenuto nella lettera in relazione a opacità nell’attività politica e amministrativa venga immediatamente ritirato e mai più avanzato. Laddove questo non dovesse accadere, per il presente e per il futuro, sarà valutata ogni azione a tutela dell’onorabilità del partito a tutti i livelli”. Lo affermano in una nota i segretari provinciale del Pd, Francesco Piacente, e regionale, Daniele Marinelli, che stigmatizzano la presa di posizione degli ex iscritti (Sandro De Panfilis, Carlo Piccone, Salvatore Di Cesare, Antonio Del Boccio e Rossella Tonelli) sull’appalto della mensa. “Si può stare in un partito facendo una battaglia al suo interno per provare a cambiare le cose che si ritiene, dal proprio punto di vista, non vadano bene, esercitando confronto e dialettica anche aspra se necessario. Si può uscire da quello stesso partito non occupandosi più della sua vita interna, prendendone le distanze e dedicandosi ad altro”, scrivono i due, “ciò che proprio non si può fare è provare a praticare entrambe le cose contemporaneamente: uscire da un partito e poi, ogni giorno, tentare miseramente di condizionarlo dall’esterno attaccando con illazioni e falsità chi nel partito è rimasto per dare un contributo nel confronto democratico”. “È quello che accade anche in queste ore con la missiva che abbiamo ricevuto e che è firmata da ex iscritti, il cui contenuto accenna ad una richiesta di convocazione del congresso del circolo di Sulmona. Una richiesta bizzarra per chiedere un congresso del partito da parte di chi certifica, con la propria firma, di non farne più parte e che, dunque, non è nelle condizioni, formali e sostanziali, di chiedere ciò che scrive. I congressi seguono le regole che la comunità democratica si è data con Statuto e regolamenti; regole che ovviamente non sono a disposizione del primo, che a mezzo stampa, e con destinatari tra i più vari, ne faccia richiesta come fosse un’istanza  a sportello. Ad un partito ci si iscrive, un partito si vive, si sostiene e solo questo da, eventualmente, il diritto di incidere nella vita interna della comunità di cui si fa parte. Comunità di iscritte e iscritti che a Sulmona, come dovunque, decideranno in totale autonomia quando e come svolgere gli appuntamenti fondamentali dell’attività politica del circolo. Quanto poi agli attacchi personali contenuti nella suddetta lettera riteniamo di non entrare nel dettaglio delle vicende amministrative descritte che, per i toni usati dagli scriventi e per le affermazioni avanzate, saranno probabilmente oggetto di valutazioni in altre sedi. Possiamo solo dire con grande chiarezza che il gruppo dirigente del Pd di Sulmona è composto da donne e uomini per bene che fanno dell’impegno onesto e trasparente per la cosa pubblica la cifra unica e distintiva della propria attività politica. Qualunque inaccettabile accostamento tra politica e affari nei confronti degli amministratori Mimmo Di Benedetto, Antonella La Gatta, Cristiano Gerosolimo e Franco Casciani è da rispedire ai mittenti. Sulmona ha bisogno della buona amministrazione che sta lavorando bene per il territorio. Il recupero costante di fondi necessari allo sviluppo della città, gli avanzamenti sull’edilizia scolastica, il ripristino di condizioni di trasparenza e efficienza delle società partecipate dal Comune sono solo alcuni degli ottimi risultati di questi 18 mesi di governo. Quello che invece non serve è il professionismo della polemica e del fango che, non fanno male all’amministrazione comunale e al Pd, capaci di rispondere con chiarezza adamantina a taluni attacchi, ma piuttosto alla città che vuole solo serenità e buon governo”, concludono Piacente e Marinelli.