POSTE, A SULMONA CORSIA DEDICATA AL PAGAMENTO VELOCE DEI BOLLETTINI

Per andare incontro alle esigenze dei cittadini e ridurre il tempo di attesa agli sportelli, Poste Italiane ha attivato nell’ufficio postale di piazza Brigata Maiella a Sulmona una corsia dedicata esclusivamente al pagamento dei bollettini di conto corrente. L’operazione è prenotabile all’ingresso dell’ufficio, tramite il totem per la gestione delle attese selezionando il tasto “Bollettini” oppure da remoto, tramite pc sul sito poste.it o da tablet e smartphone dalle app “Ufficio Postale”, “BancoPosta” e “PostePay”. Scegliendo la prenotazione da remoto, il sistema consente di ottenere due tipologie di “ticket elettronico” da presentare all’ufficio postale: da un lato la voce “scegli data e ora”, per prenotare il proprio turno in un orario e in una data desiderata; dall’altro la voce “prendi il numero subito”, per mettersi in fila “virtualmente”, pur non essendo fisicamente in un ufficio postale, e conoscere il numero dei clienti in attesa per il servizio desiderato. Per prenotare sul sito poste.it e tramite l’app “Ufficio Postale” è sufficiente cliccare su “Cerca uffici postali e prenota”, inserire la località desiderata, individuare l’ufficio postale di interesse, cliccare sul tasto “Prenota” e, nella schermata successiva, scegliere il servizio “Bollettini”. Nel caso in cui si sia selezionata la voce “scegli data e ora” verrà generato un QR Code che, in caso di arrivo in ritardo o in anticipo rispetto all’orario della prenotazione, andrà “convalidato” all’arrivo al lettore ottico del gestore delle attese presente in sala per essere chiamato dal primo sportello libero. Scegliendo la voce “prendi il numero subito”, verrà generato invece un ticket elettronico, simile a quello emesso in ufficio postale, da presentare allo sportello. Una volta ottenuto il ticket, sarà sufficiente recarsi nella sede di Poste Italiane precedentemente individuata e svolgere l’operazione prescelta.

3 thoughts on “POSTE, A SULMONA CORSIA DEDICATA AL PAGAMENTO VELOCE DEI BOLLETTINI

  • bene,risapute le” efficienze” dei servizi postali,i finanziari per dare a credere,meglio si raccontano favolose storie di servizi adeguati e dedicati a chi?Nell’interesse di chi?Serviti diversamente sono tutti i Cittadini/Contribuenti:sospesi i servizi primari,cancellati tutti gli altri,quindi ” tecnicamente” azzerati i Servizi ai Cittadini ,mancanza di risorse economiche… la clientela paga super imposte(bonifici inclusi) per ricevere poco,pochissimo,quasi nulla in termini di servizi moderni,efficienti,efficaci,utili,validi adeguati ai modelli/livelli/standard di cui le Democrazie evolute,il sottosviluppo e’ certificato dagli aiuti europei: i Pnrr per adeguare il sistema paese (minuscola di rigore),e,sotto la luce del sole , gli scandali ancor prima dei finanziamenti,moderne tecniche degli interessi particolari,o no?

  • bene,siano fermi ai bollettini e timbro,al medioevo del sistema feudale,oggi le tecnologie possono ancora stupire,nelle Democrazie evolute i pagamenti si eseguono comodamente da casa,senza alcun costo aggiuntivo,un clic ed e’ tutto pagato,con i pagamenti elettronici puoi mandare denaro anche sulla luna, qui siamo ancora al bollettino,uffici-totem-prenotazione ,timbro,ecc,ecc ,accade solo da noi,l’italietta del sottosviluppo,o no?

    • E di quanto lei afferma ne vuole incolpare “la Posta” che ha (come tutti i fornitori di servizi finanziari) i citati super servizi tecnologici?

      Il problema è da ricondurre unicamente alle abitudini della “clientela”, ed esempio eclatante ne è i primi del mese, con la corsa mattutina per assicurarsi l’accesso per “abitudinarietà di possesso pecuniario”… e anche qui sarà il caso che PT si organizzi con aperture serali anticipate con servizio branda ovviamente gratuito e prenotabile.
      Sa quante morosità nei pagamenti delle bollette o persone con il portafoglio vuoto perché “non tecnicamente avanzati” o meglio per “anacronistiche abitudini”?

      L’Italietta è non “solo” di chi offre un “servizio a chi non sa o non vuole essere servito diversamente”, ma “anche lì” dove la non si vuole vedere e riconoscere.

I commenti sono chiusi