NIGHT CLUB DI POPOLI, L’EX GESTORE CAFARELLI CHIEDE LA REVISIONE DEL PROCESSO

Ovidio Cafarelli, ex gestore dei night club Malibù di Sulmona e Petra di Popoli ha chiesto la revisione del processo. Lo ha messo nero su bianco il suo difensore, l’avvocato Mario Tedeschi, depositando alla Procura della Repubblica di Pescara, una lunga memoria difensiva in cui chiede un nuovo giudizio. Cafarelli è stato recentemente condannato dai giudici della Suprema Corte  alla pena di quattro anni e mezzo di reclusione per immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Tutti reati legati alla maxi inchiesta sul night club Petra di Popoli partita nel 2011. L’uomo, che attualmente si trova in detenzione domiciliare con uno stato di salute precario, ha deciso di andare a fondo alla vicenda. Nella memoria depositata in procura a Pescara, il legale del 69enne,  ha chiesto  di acquisire il fascicolo penale che vede imputata una ex dipendente del night per calunnia, puntando decisamente sulla revisione della sentenza passata in giudicato. L’istanza farebbe affidamento  nella denuncia in cui l’allora dipendente del night, dichiarò di essere stata vittima di “organizzazione criminale che la vessava, induceva a prostituirsi e a consegnare i proventi al capo del sodalizio”. Dichiarazioni smentite dalla stessa testimone nel corso del giudizio, “fui costretta a dire quelle cose per il timore di perdere il permesso di soggiorno”, dichiarò la donna che risulta ancora sotto processo per calunnia. Ragione che ha spinto il legale di Cafarelli a chiedere al Tribunale di Pescara, competente per giurisdizione,  la revisione del giudicato come mezzo di impugnazione straordinaria, ritenendo di aver pagato un prezzo troppo alto in termini di pena e di salute.

One thought on “NIGHT CLUB DI POPOLI, L’EX GESTORE CAFARELLI CHIEDE LA REVISIONE DEL PROCESSO

  • Il nigt club Petra non c’entra nulla con cafarelli

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