MORTE SOSPETTA SOSPETTA IN OSPEDALE, FISSATA A GIOVEDÌ L’AUTOPSIA
È stata fissata per giovedì 22 giugno l’autopsia su Ricky D’Aurelio il 64enne morto sabato scorso mentre era ricoverato nell’ospedale di Avezzano a seguito di un intervento chirurgico allo stomaco. La procura della Repubblica di Avezzano ha infatti deciso di andare fino in fondo alla vicenda, per accertare se vi siano state responsabilità o negligenze da parte dei medici e del personale sanitario che hanno eseguito l’intervento e tenuto in cura D’Aurelio durante la permanenza in ospedale. L’autopsia che per ragioni tecnico-logistiche si svolgerà nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, è stata affidata all’anatomopatologo Antonio Tombolini, che arriverà dalle Marche per eseguire la perizia medico-legale. In un primo momento infatti era stato individuato Giuseppe Calvisi, il quale è risultato incompatibile con l’incarico perché dipendente della Asl 1, Avezzano-Sulmona-L’Aquila dove è avvenuto il decesso.
Come perito di parte i parenti di D’aurelio hanno nominato Ildo Polidoro mentre l’assistenza legale è stata affidata all’avvocato Guido Colaiacovo. Al momento non si conosce il numero degli indagati ma risulterebbero coinvolti i medici e gli operatori sanitari che hanno trattato il caso.
Da quanto si è appreso l’inchiesta è stata sollecitata dalle figlie del 64enne dopo che il padre è stato trovato senza vita e riverso a terra, nella stanza del reparto di cardiologia dove il 64enne era ricoverato. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. Contemporaneamente al conferimento medico legale, la procura ha provveduto anche ad acquisire le cartelle cliniche per ricostruire l’anamnesi medica di D’Aurelio dal suo ingresso in ospedale fino al momento del decesso.
D’Aurelio che aveva problemi di sovrappeso, era stato sottoposto all’inizio dell’altra settimana ad un intervento di chirurgia bariatrica per la riduzione dello stomaco. Dopo qualche giorno Il quadro clinico si era man mano aggravato fino al ricovero in rianimazione. Dalla terapia intensiva il 64enne era stato poi trasferito nel reparto di cardiologia per proseguire il monitoraggio sanitario. Ed è proprio nel reparto di cardiologia che i parenti lo hanno trovato senza vita. Oltre alla musica la grande passione di Riccardo D’Aurelio erano i cavalli. E proprio grazie al suo amore per i purosangue era entrato a far parte del direttivo del Borgo di Santa Maria della Tomba. Per un anno, nel 2011, ha ricoperto anche il ruolo di capitano del Borgo.
Ed è stato proprio in quell’anno che D’Aurelio insieme ad altri soci del sodalizio gialloverde, creò una scuderia di proprietà del Borgo di Santa Maria della Tomba. La sua grande passione per i cavalli lo portò ad organizzare anche manifestazioni esterne alla Giostra Cavalleresca come quando si inventò il Palio di Malmozzetto, a Prezza riservato esclusivamente alle amazzoni. La sua morte ha segnato a lutto il Borgo lauretano, provocando cordoglio e tristezza in tutto il popolo gialloverde. “Era una persona estremamente corretta, disponibile e attaccato al nostro sodalizio, con cui io sono andato sempre d’accordo”, afferma con commozione il capitano storico di Santa Maria della Tomba, Franco Ventura. “Si è messo sempre a disposizione di tutti soprattutto con la sua esperienza nel campo della musica e dei cavalli, portando all’interno del Borgo un valore aggiunto di cui ancora oggi vediamo i risultati. Con Ricky perdiamo una grande persona”.
Riccardo D’Aurelio lascia due figlie. I funerali non sono stati ancora fissati per via degli espletamenti peritali ancora in corso, ma molto probabilmente, si svolgeranno venerdì a al massimo sabato.