PIANO CON I GIUDIZI SUI POLIZIOTTI PERCHÉ LA GOGNA NON È LA VERITÀ
di Luigi Liberatore – Io, come penso la maggioranza delle persone, ho rispetto della magistratura. E allo stesso tempo, unitamente alla insofferenza per il tempo biblico che impiega ad arrivare alla verità(processuale), provo un sentimento che sfiora quello della paura. Non chiedetemi perché. Una ventina di poliziotti in servizio al nucleo di Pratola Peligna, cioè a ridosso del casello autostradale,sono finiti sotto inchiesta per una serie di presunti reati che vanno dalla omissione di soccorso al peculato, dal furto alla truffa, come risultante di una concatenazione di comportamenti irrituali rispetto alla linea imposta dal Corpo. Là per là sono rimasto interdetto pure io leggendo le notizie giornalistiche, sempre enfatiche rispetto ad ogni vicenda scandalistica. Poi ho pensato che come avrebbero potuto sterilizzare l’argomento se di fronte alla iniziativa della magistratura si parla di un fascicolo comprendente circa ottomila pagine di accuse elevate dalla procura della repubblica presso il tribunale di Sulmona? Sono i dettagli dei cronisti, mai coincidenti con la letteratura giudiziaria, ad elevare lo sdegno della maggioranza dei lettori nel cui animo alberga, non per colpa, una esigenza giustizialista di tipo ancestrale, come la fame e la sete, o l’istinto alla sopravvivenza. Qualche pattuglia si sarebbe appartata per un non previsto sonnellino, o sarebbe rientrata prima di quanto stabilito dal foglio di servizio, oppure qualche agente sarebbe entrato in un negozio, durante il servizio, per acquisti di natura familiare, o addirittura si sarebbe sottratto dall’obbligo di rilevare un incidente stradale.Ottomila pagine, mica uno scherzo. La Bibbia più o meno è fatta di quasi milletrecento pagine, sicchè ad inchiodare quei diciannove poliziotti non bastano né il vecchio né il nuovo testamento. Ecco perché dobbiamo andarci cauti. Alcuni agenti esercitano anche delle funzioni pubbliche rilevanti in ambito civile, per cui dobbiamo essere aderenti alla visione della faccenda con spirito riflessivo e non farci indurre in tentazioni giustizialiste per un presunto torto subito, magari per una contravvenzione che ci sia stata inflitta proprio dalla polizia stradale. Le dinamiche che hanno portato sotto inchiesta quegli agenti non le conosciamo, però prima di alzare il dito della condanna dobbiamo sapere che lo sdegno e la gogna arrivano sempre in anticipo a una verità tutta di dimostrare. Per sgombrare il campo da ogni equivoco, dico che non sono un militare in pensione e che nella mia casa non ci sono in bella mostra foto di antenati in grande uniforme.
Quando si tratta di forze dell’ordine, voi zitti muti e in riga
Quando si tratta dei soliti spacciatori, rom ed episodi di cronaca sputtaniamo tutti allegramente
Biell a cuscè!!!!!
Ricapitolando
Se sei un presunto spacciatore puoi essere messo alla gogna, se sei un rom che fa risse puoi benissimo essere sputtanato, se picchi moglie e figli sei una merda a furor di popolo, ma se sei un carabiniere un poliziotto o un finanziere e fai cazzate a più non posso, dobbiamo andarci calmi, dobbiamo aspettare.
Famme capè
Che cazz emm’aspettà
Caro luigi, ti capisco (ma non condivido nel modo più assoluto), che su certi argomenti è meglio stare all’angoletto buoni buoni. Come fanno tanti articolisti…
Come al solito non capisci o non vuoi capire ed è tutto imprecisato e solito di questa società e di questa magistratura assolutamente fuori di testa e tempi.
Fai il serio e lascia che tutto si sistemi come al solito nella valle Peligna ormai condannata.
Caro giornalista liberatore…nessuna gogna, anche perché sulla scorta di una precedente indagine contro i furbetti del. Cartellino ,nulla è accaduto..qui cosa cambia forse le 8000 pagine di istruttoria…? Potrebbe invece cambiare il tempo per fare partire il processo, facendolo concludere con una assoluzione per intervenuta PRESCRIZIONE .questa è la sorte di tanti processi celebratisi presso questo efficente Tribunale !!!!! Quindi migliaia di documenti e indagini vanificati..; quindi nessun giustizialismo..o gogna, vorremmo solo più onestà , un processo più vero, più snello ,senza condizionamenti..,in questo modo il cittadino sarebbe meno caustico ,meno prevenuto ,ma ne abbiamo sentite e viste troppe.
Tutti dicono di attendere lo svolgimento delle indagini, tutti dicono di aver rispetto del lavoro della magistratura, tutto invocano il silenzio e l’astensione dai giudizi….ma intanto tutti parlano, i sindacati di polizia parlano, i giornalisti parlano, gli avvocati parlano….ma uninimo di sano silenzio sulla vicenda….noooo?