CASCIANI: DIMISSIONI? DECIDE IL PD, E’ LA NANNARONE CHE DOVREBBE ANDARE VIA
In piena crisi amministrativa, arrivano le dimissioni dell’assessore alla cultura, Rosanna Tuteri, mentre gli assessori Attilio D’Andrea, Katia Di Marzio e Catia Di Nisio si sono detti pronti a ridare le deleghe al sindaco, Gianfranco Di Piero. Alla luce della presa di posizione dei suoi colleghi nell’esecutivo, come intende comportarsi il vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici, Franco Casciani? Si dimetterà oppure no? Un interrogativo che lo stesso Casciani scioglie in un’intervista rilasciata a ReteAbruzzo: “Ho rimesso la decisione al Pd, se c’è una crisi il sindaco dovrebbe chiamare tutte le forze politiche per discutere e cercare di trovare una soluzione per poi prendere le decisioni. Per quanto mi riguarda, ho rimesso al mio partito ogni eventuale decisione, ma intanto il sindaco è libero di fare tutto quello che ritiene opportuno. Se vuole mandarmi a casa lo può fare benissimo, non dipende da me. Rimarrò in religioso silenzio aspettando gli eventi dopodiché mi sento in dovere di fare una relazione sul lavoro svolto in questi sedici mesi per la città e lo dimostra che nel bilancio che bisogna approvare ci sono 20milioni 200mila euro di opere pubbliche. Non temo pertanto giudizi sul mio operato”.
Ma la consigliera Teresa Nannarone non la pensa così.
“Se vogliamo parlare di correttezza, la Nannarone innanzitutto dovrebbe rispondere al Pd della sua uscita dal partito”, risponde il vicesindaco, “lei è stata eletta all’interno di una lista politica e non è consentito che da un giorno all’altro si può andare da tutt’altra parte. Se lei non è in simbiosi con il partito si dovrebbe dimettere e lasciare il posto ad altri. La Nannarore sottolinea sempre che io ho preso 131 voti e che lei è stata la più votata del Pd, ma so io in che modo ha preso i voti”.
Franco Casciani inoltre chiarisce di non aver partecipato alla riunione di maggioranza di lunedì scorso perché “nessuno mi ha chiamato. Era una riunione dei capigruppo allargata ai consiglieri, quindi la giunta non doveva essere presente”, prosegue, “ma non ho ricevuto nessun invito”. “Io non ho alcun problema ad andare via, ma se dovessi dimettermi nessuno potrà lasciare fuori il Pd che avanzerebbe delle richieste perché dovrà essere il Partito Democratico ad indicare al sindaco il mio eventuale sostituto. Forse ci si dimentica che bisogna approvare il bilancio con il piano delle opere pubbliche. Senza di me chi farà la relazione in consiglio comunale sui lavori inseriti nel piano? La mia è una questione di responsabilità su quello che abbiamo fatto. Io sono sereno perché le bugie hanno le gambe corte. Non ho necessità di stare al Comune di Sulmona, mi dispiace solo perché ci sono una serie di iniziative che avevo assunto in prima persona in maniera forte nell’interesse esclusivo della città e temo che verranno boicottate solo perché sono del sottoscritto. Questo mi dispiacerebbe”, conclude Casciani.
A me chi sbatte i piedi per terra e vuole vincere per forza non piace a prescindere e non parlo di Casciani.
A me chi sbatte i piedi per terra e vuole vincere per forza non piace a prescindere, e non parlo di Casciani.
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Collodi col suo Pinocchio non avrebbe saputo dire meglio