TARIFFE TARI, PRATOLA BELLISSIMA: “IL PD RACCONTA BUGIE”
“Il Partito Democratico di Pratola Peligna arriva con un solo comunicato a raccogliere il 100 per cento di inesattezze e bugie, intervenendo sul piano economico-finanziario Tari e sulle tariffe della tassa dei rifiuti dopo il voto dell’ultimo consiglio comunale”. E’ quanto si legge in una nota del gruppo di maggioranza di Pratola Bellissima in risposta al Pd che aveva addossato colpe all’amministrazione comunale del sindaco Antonello Di Nino sull’aumento di circa il 16% della Tari. “Sulla definizione del piano economico-finanziario, e la conseguente determinazione delle tariffe”, prosegue Pratola Belissima “le indicazioni di Arera (Autorità nazionale di regolazione in materia di energia e ambiente) sono puntuali e decisive, lasciando davvero pochissimo margine di manovra ai comuni. Prova ne dà il generalizzato aumento delle tariffe che sta interessando una molteplicità di Comuni, al contrario di quanto sostenuto dal Pd”. “L’Arera incide in misura rilevante sulla distribuzione del costo del piano finanziario sulle tariffe della Tari, ed è una verità confutabile solo con la propaganda. Sulla distribuzione gratuita delle buste, quest’amministrazione ha fatto una scelta precisa a vantaggio esclusivo di tutti i cittadini. Metteremo a disposizione della collettività anche nei prossimi anni un servizio completo di distribuzione delle buste per l’umido con aumento della loro qualità, per la raccolta di pannolini e pannoloni, per quella specifica del verde e per l’acquisto di prodotti alimentari. L’aumento della Tari, che non è affatto da imputare all’operato dell’amministrazione attuale, ci sarebbe stato anche senza la presenza di questo servizio molto apprezzato dai cittadini. Il costo del taglio dell’erba e della pulizia dei polloni, poi, è una delle migliorie garantite dalla società che si è aggiudicata la gara europea, un servizio non contemplato affatto nel capitolato di gara e quindi non scaricato sulla Tari. Si tratta di una premialità prevista da chi ha partecipato e vinto una gara europea competitiva, puntando su alcune precise migliorie del servizio. In questi anni la pulizia del verde rappresenta un fiore all’occhiello per Pratola Peligna. Ma chiaramente allo svogliato Pd non andava di leggere bene tutti gli atti di gara scivolando nell’errore colpevole”. Il Partito Democratico aveva, inoltre, fatto un raffronto con il Comune di Castellalto, in provincia di Teramo, dove è stato pubblicato un avviso pubblico per il riconoscimento di agevolazioni per la Tari in base all’Isee stanziando a carico del bilancio comunale circa 30mila euro. Ma il gruppo di Pratola Bellissima definisce questo paragone “fuori luogo e sconclusionato” perché Castellalto “si trova in una situazione completamente diversa dalla nostra ed è stata indetta una gara cosiddetta ponte, che tiene conto dei vecchi criteri ministeriali, in attesa di quella definitiva con le indicazioni di Agir”. “Solo allora sarà possibile effettuare un confronto. E sarebbe stato fin troppo facile evitare questo ulteriore sfondone: bastava leggere bene gli atti pubblici presenti sul sito del Comune. E lì abbiamo trovato la vera smentita alle bugie dei consiglieri del Pd perché la lettura puntuale conferma che anche senza l’ancora avvenuta adozione dei suddetti criteri ministeriali hanno la tariffa più alta della nostra e solo con la distribuzione di due tipologie di buste (organico e plastica) contro le nostre quattro tipologie. Con questo comunicato, dunque, hanno perso l’occasione di rispondere alla domanda che quest’amministrazione gli ha rivolto in consiglio: “Dite che è più alta? Rispetto a quale altro Comune con analoghe caratteristiche lo è?”. Silenzio in consiglio comunale salvo poi rispondere con un comunicato e sbagliando pure e di grosso. Anche in questo caso, dunque, il Pd di Pratola Peligna conferma senza appello la sua vocazione alle bugie e alle ricostruzioni a uso e consumo della propaganda, nonché alla totale incapacità nella lettura degli atti”, conclude il gruppo di maggioranza del sindaco Antonella Di Nino.