SINDACO E VICESINDACO LITIGANO, A RISCHIO LA TENUTA DELLA MAGGIORANZA

Analizzando l’andamento del consiglio comunale di ieri,  è sembrato assistere ad una sorta di pace armata tra i consiglieri di maggioranza. In realtà,  il fuoco sotto la cenere è ancora molto vivo. Al termine della seduta  consiliare in cui è stato approvato l’aumento del 9% della Tari, la tassa sui rifiuti prodotti dai cittadini, sindaco e vicesindaco sarebbero stati al centro di una furibonda lite che ha provocato una netta spaccatura tra le due figure amministrative più importanti della città accelerando di fatto, il rimpasto di giunta che dovrebbe riguardare proprio il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Franco Casciani. A spingerlo fuori da palazzo San Francesco è Teresa Nannarone che vuole la sua testa prima del voto sul bilancio. Lo ha detto chiaramente in questi giorni, con i suoi ripetuti interventi, anche su questa testata. Se il sindaco non dovesse accettare sarà anche lui a capitolare sotto i colpi della ex presidente del Partito democratico, insieme all’intera coalizione targata Gianfranco Di Piero.
Ma facciamo il punto della situazione ricapitolando gli eventi delle ultime settimane che hanno portato il sindaco sull’orlo del precipizio.
Maurizio Proietti e Caterina Di Rienzo dopo mesi di divergenze con il resto della maggioranza sono passati in minoranza e Luigi Santilli, individuato come possibile rinforzo, ha smentito ogni suo coinvolgimento come eventuale stampella dell’amministrazione (del resto sarebbe una azione difficile da far digerire all’opinione pubblica) e si resta così 8 a 8 con il sindaco a fare la differenza. Ma il problema dei numeri è solo successivo poiché al momento proprio Teresa Nannarone è l’unica della maggioranza ad ammettere chiaramente che le cose non vanno. Il mantra che l’ex braccio destro di Stefania Pezzopane va ripetendo da giorni, è assolutamente condivisibile. La questione Cogesa dove la Nannarone chiede al sindaco un cambio di passo sia rispetto ai crediti vantati dalla società verso i Comuni soci e sia rispetto  alle tante vicende ancora da chiarire. C’è poi la sacrosanta richiesta di un tavolo tecnico per affrontare il problema lavoro, così come sollecitato più volte anche dai sindacati, e poi ancora un forte impulso al settore turistico e culturale ed a quello delle opere pubbliche. Questi i temi che Teresa Nannarone chiede vengano inseriti prioritariamente nell’agenda della futura giunta. Il vero nodo su cui il sindaco rischia di rimanere incagliato è proprio l’azzeramento della giunta e la sostituzione di Franco Casciani (accusato dall’ex presidente del Pd, di essere carente sia rispetto all’azione amministrativa sia rispetto alla presenza all’interno degli uffici comunali). Su questo, Nannarone, ha dichiarato più volte che non ha intenzione di retrocedere e se le cose rimarranno così, non andrà in consiglio per votare il bilancio. Se dovesse mancare il suo voto verrebbe meno la maggioranza e di conseguenza scenderebbe il sipario anche sull’amministrazione guidata dal sindaco Di Piero. Sarà il tempo a stabilire se la “pasionaria” della Valle Peligna sarà in grado di caricarsi sulle spalle il pesante fardello di questa maggioranza e della Città rilanciando l’azione amministrativa o se tutto si trasformerà nel solito fuoco di paglia. In un cane che abbaia ma non morde. Uno dei tanti.

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