LA COMMISSIONE BILANCIO VOTA L’AUMENTO DELLA TARI ALL’UNANIMITÀ MA RESTA ALTA LA TENSIONE NELLA MAGGIORANZA

Smaltire i rifiuti costerà il 10% in più rispetto al passato. Un vero salasso per i cittadini quello deciso questa mattina dalla maggioranza che ha votato compatta l’aumento della Tari, la tassa comunale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Dopo i fuochi d’artificio che si sono verificati ieri sera, nella riunione di maggioranza tra Teresa Nannarone e il capogruppo del Partito democratico, Mimmo Di Benedetto, tanto che si pensava ad una rottura insanabile, questa mattina, come se non fosse successo nulla, la commissione bilancio, presieduta proprio da Teresa Nannarone, ha votato all’unanimità l’aumento della tassa. Ai più, la decisione della Nannarone di presiedere regolarmente la commissione è parsa un controsenso se non una vera e propria contraddizione tra quello che uno dice e quello uno fa. Ma è proprio lei a spiegare le motivazioni: “Se non fossi andata sarei stata precettata in quanto consigliere anziano”, afferma Teresa Nannarone finita negli ultimi giorni nell’occhio del ciclone dopo il violento attacco al sindaco Di Piero e al suo esecutivo, accusati di immobilismo nei confronti della città. “Anche se io sono dell’avviso che la battaglia non si fa assentandosi o disertando consiglio comunale o commissioni, ma si fa dentro alle istituzioni portando avanti le proprie idee per il bene della città e dei cittadini, anche se sono scomode e se a qualcuno non piacciono. Se si vince si vince, se si perde si perde”. Nannarone infatti tiene a precisare di aver votato l’aumento della Tari, e quindi della tariffa dei rifiuti, come disposto anche da Arera, perché altrimenti sarebbe saltato tutto il processo di risanamento del Cogesa. “Non posso fare un dispetto al Comune perché ho discusso con un consigliere comunale”, evidenzia la presidente della commissione Bilancio. “L’aumento della Tari andava votato è così ho fatto. Cosa diversa per il bilancio che è ancora in una fase di discussione e che la giunta ancora non vota. Ho sollevato delle criticità e sto aspettando le relative risposte. Se fosse tutto fatto mi sarei già dimessa dalla commissione bilancio”. Insomma la situazione all’interno della maggioranza resta ad alta tensione anche perché è difficile non condividere i problemi sollevati da Teresa Nannarone. Lo stallo di questa maggioranza, infatti, è palpabile andando in giro per la città, tra buche ed erbacce, senza parlare poi della mancanza di programmazione rispetto alle cose da fare, una sorta di nave da crociera senza comandante. Cose sacrosante che hanno portato la coraggiosa consigliera finanche a chiedere scusa all’ex sindaco Annamaria Casini. Tuttavia alle dichiarazione/denuncia di Teresa Nannarone seguono comportamenti contrari, a volte inspiegabili, ma che molto probabilmente sono semplicemente il frutto di un conflitto interiore che l’ex assessore provinciale vive rispetto a questa che lei reputa fallimentare esperienza amministrativa. Il futuro di Gianfranco Di Piero, però, passa proprio dalle decisioni che prenderà l’ex braccio destro di Stefania Pezzopane: Si piegherà alla politica del Pd di Di Benedetto e Casciani oppure si sentirà libera di agire negli interessi dei sulmonesi???

6 thoughts on “LA COMMISSIONE BILANCIO VOTA L’AUMENTO DELLA TARI ALL’UNANIMITÀ MA RESTA ALTA LA TENSIONE NELLA MAGGIORANZA

  • E meno male che vuole fare il bene di noi cittadini, pensa se ci voleva fare male
    Vinavil come commento sopra, e lo dobbiamo pure pagare noi.

  • e così le inefficienze di una “mala gestio” ricadono ancora una volta sulla testa dei contribuenti onesti. Come dire che la zucchina finisce sempre in quel posto al contadino!
    Quo usque tandem abutere patentia nostra? Riusciranno mai i Sulmonesi a rottamare gli artefici di una simile farsa?
    Sulmona come il capoluogo ” IMMOTA MANET “

  • No l’aumento non doveva essere deliberato, non quando l’inflazione viaggia abbondandemente al 10 per cento, non quando ci sono comuni che hanno debiti con il COGESA (oltre ad avere un debito con il nostro territorio che non verrà mai ripagato); il processo di risanamento di una qualsiasi società non si risolve con l’aumento dei prezzi, ma con il recupero delle somme non percepite, con una organizazione interna precisa e puntuale senza sprechi, fatte queste verifiche non si parlerà sicuramente di aumento della tariffa. Ma vi ricordate quando la raccolta era più attiva, quando era puntuale, quando i prezzi erano più bassi? Ci sono stati aumenti con una fornitura minore del servizio, questo è un elemento che va contro l’aumento della tariffa: meno servizi, tariffa più bassa. Avete stimato il danno al teritorio e all’ambiente, siete sicuri che il Comune con i suoi cittadini non siano creditori?

    L’Arera, per esempio, ha verificato i livelli di qualità dei servizi degli altri comuni?

  • Parole, parole, parole… Vinavil sulla poltrona e supposta del 10% ai cittadini

  • Mi piacerebbe leggerla dentro…, per capire quanto manca a quel passo definitivo che impedisca di esibirsi ai suoi pari come autentici solisti, taluni improvvisati, lenti, assenti, muti, privi di spada e dotati di solo fodero, protagonisti smarriti capitati in una battaglia troppo ardua per le loro capacità, da combattersi nel nome della dignità di una Città che lentamente svilisce la propria immagine e offusca la propria storia.
    Le dimissioni sono un atto dovuto, in pace ed in coscienza.
    Mi piacerebbe leggere che è finita, finita per ricominciare, dopo un po’ di tempo ma cambiando molte cose…

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