SULMONA, L’OPPOSIZIONE ACCUSA: FALLIMENTO DEL SINDACO E DELLA SUA COALIZIONE
“La recente decisione della consigliera Di Rienzo di abbandonare il gruppo di Sulmona Libera e Forte e conseguentemente la maggioranza che amministra la città produce il fallimento dell’esperienza politico-amministrativa della coalizione guidata da Di Piero e che si era presentata alle elezioni come quella del cambiamento”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali di opposizione Franco Di Rocco, Andrea Gerosolimo, Antonietta La Porta, Vittorio Masci, Maurizio Proietti, Luigi Santilli e Salvatore Zavarella. “Lo sbandierato cambiamento ha ad oggi prodotto solo instabilità e indebolimento dell’azione amministrativa, frenata da continui dissidi interni”, proseguono, “e se da un lato abbiamo assistito, qualche tempo fa, all’abbandono della capogruppo del Partito Democratico che, lasciata la forza politica di appartenenza si è trasferita armi e bagagli nel gruppo di Sulmona Libera e Forte, assumendo anche qui il ruolo di capogruppo (un vero record!), dall’altro è seguita la fuoriuscita del consigliere Proietti, che ha abbandonato i banchi della maggioranza per passare all’opposizione. Ora identico percorso fa la consigliera Di Rienzo, producendo pesanti, ingiustificati e volgari attacchi alla sua persona da parte del disperato Partito Democratico, la cui dirigenza non reagì con altrettanta veemenza allorquando fu il proprio capogruppo a salutare! Abbandono quello della consigliere Di Rienzo che segna la fine dell’esperienza politica dell’amministrazione Di Piero, postosi a capo di una coalizione spuria, che univa partiti di centrosinistra e movimenti civici, fino a persone lontane politicamente da detti partiti, che avevano creduto in un progetto diverso ed in un operare diverso che le avrebbe coinvolte (e non ci riferiamo solo agli eletti)”. “Quest’amministrazione ad oggi ha prodotto pochissimo e la delusione e rassegnazione dei cittadini è palpabile. Al fallimento amministrativo segue un fallimento politico, con la anomalia, numeri alla mano, che il sindaco finisce con il reggersi da solo, cioè con il suo voto in consiglio comunale. È un segno di palese instabilità che non giova all’azione di governo e della quale tutti debbono responsabilmente prendere atto”, conclude l’opposizione.
Non riescono a distruggere il sindaco ma stanno facendo il loro meglio per ostacolare l’amministrazione !!!
E che dire del PD così disperati ed inutili.