ARRIVA LA CICLOVIDIA DELL’ACQUA, ACCORDO GAL-COMUNE SULMONA
Dall’altro i percorsi dell’acqua. I due progetti si fondono e danno vita alle “ciclovie dell’acqua”. L’iniziativa è del Gal Abruzzo Italico e del Comune di Sulmona che hanno siglato un accordo per rendere fruibili e sostenibili i percorsi turistici dell’entroterra. Nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2022 della Regione, il Gal Abruzzo Italico Alto Sangro sta attuando un sotto-intervento finalizzato alla progettazione e realizzazione di una rete di percorsi sostenibili, fruibili a piedi o in bicicletta, sul territorio del Gal stesso. L’obiettivo è quello di ottimizzare la fruibilità di asset e infrastrutture territoriali a fini turistici. Le azioni pianificate coinvolgono enti pubblici, competenti per territorio ed associazioni territoriali, che operano nell’ambito delle attività biking e trekking. In Valle Peligna l’iniziativa del Gal è stata sollecitata e motivata dalla presenza di un anello ciclabile di circa venti chilometri, denominato “CiclOvidia”, promosso dall’associazione Fiab Sulmona-Bicincontriamoci. Collegando la rete di percorsi del Gal e “CiclOvidia” si darà vita al sistema “Ciclovie dell’Acqua”. Le “Ciclovie dell’Acqua” sono percorsi ciclabili che si estendono sui corsi dei fiumi Vella, Gizio e Sagittario, attraversando i territori dei comuni di Pacentro, Sulmona, Pettorano sul Gizio, Bugnara, Anversa degli Abruzzi e Prezza. Tutti i percorsi interesseranno strade secondarie, a bassa percorrenza ed immerse nel verde, offrendo un circuito della lunghezza complessiva di circa 100 chilometri, da percorrere in sicurezza in bici o a piedi. Il progetto prevede anche la georeferenziazione dei tracciati, la progettazione della segnaletica, la mappatura dei luoghi di installazione dei cartelli.
Perché non inglobare anche la Via dei Peligni? sentiero che costeggia i fiumi Vella, Sagittario, Aterno Pescara, fino a Popoli?
Basta tenere fuori il Parco delle Maiella che rende impraticabili i sentieri tracciati sulla
scorta di una cartografia dei sentieri fatta non si sa bene da chi. Certamente da qualcuno che non vive la natura.