CASTEL DI SANGRO CITTÀ GREEN…MA LA SINISTRA DOVE STA PIÙ?
di Luigi Liberatore – Non ho l’esperienza di un agrimensore, ma ad occhio riesco a dare la consistenza ad una superficie soprattutto se piana. Faccio riferimento sempre ad un campo di calcio, al suo ettaro complessivo, sicchè mi è sembrato che a Castel di Sangro, in una periferia dolcissima e immersa in un verde incontaminato, stanno per prendere il volo almeno cinquantamila metri quadrati di territorio, con la stessa noncuranza con la quale si assiste ad una migrazione autunnale di rondini. Per farci cosa? Un campo di golf. L’argomento l’ho pure accennato in uno dei miei inutili interventi, ma è sembrata acqua fresca perché d’altronde io ho un lettore soltanto, e qualche volta pure critico, per cui aivoglia a parlare. Il sindaco di Castel di Sangro ha fatto passare in consiglio comunale la sua proposta, come se in quell’area dovesse poi trasferirsi a giocare la nobiltà milanese, degli Agnelli torinesi, oppure qualche rappresentante della famiglia reale di Edimburgo. Nell’ambito generale della politica di Castel di Sangro, che da almeno un ventennio viene governata da Angelo Caruso, sindaco appunto e presidente della provincia dell’Aquila, l’iniziativa e la realizzazione dell’opera (quasi tre miliardi delle vecchie lire) è stata fatta ingoiare all’opposizione, alla sinistra cioè, senza che si fosse levato un alito di dissenso da quei banchi. Il sindaco di Castel di Sangro persegue un suo disegno amministrativo, non so quanto rispondente ad un sogno, con la determinazione del rappresentante onnicomprensivo che comunque sta allargando la strada ad una collettività dall’animo esclusivamente mercantile, e restringendo, se non annullando, il sentiero di una sinistra insensibile e asfittica rispetto a qualche decennio fa. Se quasi cinque ettari di suolo vanno a farsi benedire, accompagnati da circa un milione e mezzo di euro di provenienza pubblica, qualche dubbio pure devono sollevare? O no? Non dico a quelli che continuano, seppure in buona fede, a seguire le indicazioni del lider maximo, ma agli scampati del “comunismo” castellano. O non ce ne sono più? In questo caso i rappresentanti della opposizione in seno al consiglio comunale di Castel di Sangro scelgano un’altra definizione, ma che non faccia riferimento alla “sinistra”.
Bellissimo… d’altronde ad una ventina di chilometri, vicinissimo ad Isernia, c’è un campo da golf a 9 buche e poi ancora un altro piccolo campo da golf a Filignano, minuscolo borgo sempre in provincia di Isernia.
Significherà pure qualcosa se anche Castel di Sangro ne vuole realizzare uno… o pensate che sono tutti matti?
Sinistra e PD finiti per il momento!!!!!
Campo da golf indispensabile per un turismo di qualità e per creare impiego.
L’unica pecca di quei amministratori è il fatto della spazzatura che mandano a Sulmona !!!!
Il presidente della regione insieme a quello del comune sono un po’ troppo furbi ed irrispettosi ma con il resto dei politici incapaci, inutili e divisi hanno campo libero.
Rincuorati che le cose cambieranno tra qualche anno.