ANIMALI AVVELENATI A COCULLO, I CARABINIERI FORESTALI: SI CERCANO LE ESCHE

Continuano le operazioni di perlustrazione e controllo dell’estesa area“Olmo di Bobbi – Monte La Selva” svolte dai Carabinieri Forestali di Scanno, della Stazione Parco di Villetta Barrea, della Stazione Parco di Pescasseroli con l’ausilio dell’Unità Cinofila Antiveleno del Reparto Carabinieri Parco di Pescasseroli e dell’Unità Cinofila Antiveleno del Reparto Carabinieri Parco di Assergi, dove sono state ritrovate nelle ultime due settimane, diverse carcasse di animali selvatici morti, presumibilmente, per avvelenamento. I militari, con il prezioso aiuto dei cani addestrati al ritrovamento delle esche e bocconi contenenti sostanze tossiche, rastrellano un ampio territorio, contiguo alla zona di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove si trovano aree destinate al pascolo di bovini e dove è consentita l’attività venatoria. Le operazioni di bonifica (messe in atto per ripulire il territorio dalle sostanze avvelenate) sono iniziate lo stesso pomeriggio dei primi ritrovamenti delle carcasse di lupo (che probabilmente hanno ingerito cibo tossico) e dei grifoni (che hanno mangiato le carcasse di lupo), grazie a Kenia, India e Noche, i tre cani delle Unità Cinofile Antiveleno del Reparto Carabinieri Parco di Assergi e Pescasseroli, di razza Pastore Belga Malinois. Sono proseguite incessantemente con l’ausilio di volontari dell’associazione “Rewilding Appenines”, di Cani Antiveleno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e di Guardie dello Stesso Parco, verificando un’area molto estesa che abbraccia diverse valli, da quella del Giovenco a quella Subequana e Peligna.