C’ERA UNA VOLTA ROCCARASO… DURO ATTACCO DELL’OPPOSIZIONE AL SINDACO DI DONATO
“La Cortina del sud sta perdendo il suo fascino e non per colpa sua ma per colpa di chi l’amministra”. Il duro attacco neri confronti del sindaco Francesco Di Donato arriva dall’opposizione che vede, giorno per giorno, la città abbandonata al suo destino. “È il caso di mettere in evidenza lo stato di stallo, di inerzia, di inadempimenti e financo di retrocessione, a tutti i livelli, di questa amministrazione che sarà ricordata come una delle più inefficienti, se non la più inefficiente, mai comparse sulla scena politica di Roccaraso”, affermano dalla minoranza Maurizio Silvestri, Monica Oddis e Antonello Amorosi che aggiungono: “una volta ottenuta la striminzita vittoria, sindaco e soci si sono fermati. Non sono accuse campate in aria, ma concrete constatazioni avvertite in maniera profonda sia dal cittadino comune che dagli stessi amministratori che risentono della mancanza di iniziative da parte di chi capeggia la compagine di maggioranza”. La città che da sempre è considerata la meta sciistica più importante di tutto l’Appennino, oggi vive un momento di forte difficoltà, anche a causa, sempre secondo l’opposizione, delle inadempienze dell’Amministrazione comunale. “Il Consiglio Comunale non si tiene da quasi cinque mesi, i finanziamenti PNRR non sono mai stati richiesti per mancanza di progettualità e sono andati persi i finanziamenti dedicati all’assunzione di personale a tempo determinato per i progetti PNRR, fondi invece assegnati a Comuni vicini più accorti e più organizzati di noi- incalzano i consiglieri di minoranza – Il programma delle opere pubbliche è stato largamente disatteso e alcune opere pubbliche fatte passare per completate, sono ancora in corso d’opera, soggette alla contabilità”. La minoranza ricorda che il Comune sta operando in regime di contabilità provvisoria e non risultano approvati né il bilancio consuntivo né quello preventivo. Inoltre, per quanto riguarda la stagione estiva, il sindaco ha presentato un programma “che è la fotocopia degli anni precedenti, proprio il copia e incolla”, concludonodall’opposizione. Un vero peccato per una perla dell’Abruzzo che potrebbe brillare per bellezza e pregio.
Politiche sbagliate da oltre 40 anni, niente è stato fatto per Roccaraso, la ricostruzione atipica dei peggiori paesi extracomunitari, con estetica fatta di guaine e coperture in lamiera, la vecchia urbanistica fata di ville monofamiliari tutta divelta per far largo ai palazzoni e super condomini, una realtà breve e illusoria. Il sistema commerciale locale sparito, la conservazione della gastronomia di montagna è diventata un sogno, ma i ns. turisti si accontentano di pesce surgelato e agnello scozzese. Gli alberghi sono default, chiusi, indebitati o in vendita. Nuove iniziative con villaggi estivi, scuole di escursioni e arrampicata, cultura culinaria e prodotti di montagna a Km. zero assenti e inesistenti, giovani dediti solo allo sci, tutta la restante economia commerciale, agropastorale abbandonata e messa in disparte. Una situazione priva di persone in grado di fare la differenza, che ha incentivato la economia dei paesi limitrofi, Castel di Sangro che è diventato il fulcro dell’alto sangro, pieno di attività commerciali e alberghiere, contasi sopra ai 40 B&B e dieci alberghi, fino a 30 anni fa tutto inesistente. La storia insegna il malgoverno e la mancanza di idee e iniziative ha abbandonato il territorio di Roccaraso ed è dificile sovvertire la tendenza.
Un paese è democratico non se ha un governo – anche le dittature hanno un governo – ma lo è solo se ha un’opposizione. Quanto più vigorosa e credibile è l’opposizione, tanto più democratico è il Paese.
Anche loro molto concentrati su ambiente e tutele dei cittadini.
Forse si accorgeranno di essere nel 2023 e che poi arriverà il 2024 .