PRATOLA, NIENTE CASSARMONICA PER LA MADONNA DELLA LIBERA

di Luigi Liberatore – Sono convinto che il mio passaggio nell’Aldilà non sarà facilitato, nel senso che il biglietto d’ingresso sarà senza referenze. Penso che all’entrata, semmai dovesse esserci quel San Pietro che tutti evocano, non avrà difficoltà a trovarmi un posto all’inferno, se non altro per le maledizioni che mi porterò come scia. Ma che volete, giornalisticamente io l’inferno l’ho conosciuto e lo sto conoscendo in terra pure adesso, soprattutto adesso che ho messo le mie (maldestre) mani a commenti che chiamano in causa santi e madonne. Ho cominciato con la Madonna che scappa a Sulmona, dando un significato al suo vacillante percorso che la portava verso il Cristo risorto, ed ho poi anche investito di mie sacrileghe argomentazioni il fatto che la processione per San Domenico a Cocullo sia stata “tagliata” per la pioggia e che pure le serpi non erano abbondanti come qualche anno fa. Senza dimenticare dell’affronto subito dal protettore di Sulmona, San Panfilo, al cui corteo mancava un rappresentante dell’amministrazione comunale che potesse indossare la fascia tricolore. Ho dedotto, laicamente, che in cielo ci sia qualche lamento nei nostri riguardi, ma scrivendolo ho scatenato mica l’ira degli dei, dai quali non ho percepito segnali, ma solo critiche al mio indirizzo da parte dei lettori che nel migliore dei casi mi hanno definito una specie di profanatore. Poco fa ho saputo che per la celebrazione della festa in onore della Madonna della Libera, a Pratola Peligna, la banda musicale che ogni anno si esibiva nella classica cassarmonica allestita in piazza, è stata costretta a suonare seduta all’esterno di un bar, in maniera kitsch, perché sul palchetto allestito in piazza c’era troppo sole. Bel tempo che nel pomeriggio ha lasciato spazio alla pioggia. E, prima dell’uscita della processione, ci sono state frenetiche consultazioni per definire un tragitto breve della processione per via del maltempo, processione che alla fine è stata annullata. Sicché mi è venuto alla mente quel vecchio proverbio che tre fatti in una successione negativa non sono una coincidenza, ma una certezza. Per cui sono tornato a pensare che lassù in cielo non ce l’abbiano con me che riferisco quello che sta accadendo, seppur citando santi e madonne, ma che, in qualche maniera, siano irritati. Immagino che santi e madonne siano i primi a divertirsi con le mie “uscite”, ma che qualche dispettuccio la Madonna della Libera, secondo me, se lo possa concedere se le sia stata negata perfino la rituale cassarmonica …

2 thoughts on “PRATOLA, NIENTE CASSARMONICA PER LA MADONNA DELLA LIBERA

  • É un argomento di scarso interesse anche perché queste feste paesane sono destinate per fortuna a scomparire tra un panino con la porchetta e una bancarella di mutande il livello è davvero basso

  • È un imbarazzo infinito …. ma è poco. .. è una vergogna per come sono stati trattati i musicisti e la Musica a Pratola. Una vergogna che marcherà per sempre la nostra ignoranza, la nostra mancanza di sensibilità verso l’arte e la cultura. Per fare musica ci vogliono innanzitutto i LUOGHI della Musica e non con le sedie in mezzo alla strada, spostandosi dove c’è ombra. Una vergogna.
    Ignoranti. Mi vergogno come pratolano, come amante della musica e come padre di musicisti.

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