IL RISPETTO E LA TUTELA DELL’AMBIENTE SPIEGATI AGLI STUDENTI
Secondo appuntamento dell’Associazione Nazionale “Il Guardiano della Natura” con gli Istituti Scolastici. Dopo l’Istituto Comprensivo “U. Postiglione” di Raiano è stata la volta dell’Istituto Tecnico Professionale Agrario “A. Serpieri” di Pratola Peligna, dove l’Associazione ha organizzato, lo scorso giovedì 13 aprile, il Seminario “Abruzzo. Scrigno di biodiversità”, continuando la sua azione di promozione di iniziative volte alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, e in particolare delle nuove generazioni, riguardo al rispetto e alla tutela dell’ambiente. Hanno partecipato al Seminario i relatori: Venanzio D’Alessandro, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione, la Dottoressa Maria Laura Cialente e l’avvocato Antonietta Pace. L’incontro si è aperto con i saluti del Dirigente Scolastico, il professore Francesco Di Girolamo, che ha evidenziato come la tutela della biodiversità sia uno degli obiettivi principali dell’Istituto Serpieri, sottolineando come qualsiasi specie abbia una funzione specifica nell’ambito dell’ecosistema, rendendo quest’ultimo più sostenibile e resistente alle malattie e alle avversità. Ha sottolineato il primato italiano nella ricchezza di cultivar: 1200 vitigni autoctoni contro i 300 della Francia, 533 cultivar di ulivo contro le 70 della Spagna e 120 cultivar di grano contro le 6 degli Stati Uniti. A titolo esemplificativo ha riferito che, senza la forza della biodiversità, un frutto come la banana sarebbe estinto dal 1950. Si è rivolto pertanto ai suoi studenti ricordando loro che saranno i tecnici del futuro e li ha invitati a tutelare e sperimentare la biodiversità come si sta facendo in Abruzzo nella produzione enologica che fino a pochi anni fa era un’eccellenza principalmente nelle zone costiere mentre oggi sta dando ottimi risultati anche nella zona di Capestrano e nella Valle Peligna. Il Dirigente ha sottolineato, inoltre, come nella nostra regione si stia sperimentando l’impianto di vitigni addirittura ad alta quota e che lo stesso Istituto Serpieri sta realizzando un vigneto a Castel di Sangro. Questa sperimentazione, conclude, è possibile proprio grazie al fatto che la biodiversità consente di selezionare portinnesti particolarmente resistenti alle malattie e alle basse temperature con risultati davvero straordinari. Il Vice Presidente, Venanzio D’Alessandro, ha spiegato ai ragazzi l’attività dell’Associazione, soffermandosi soprattutto sugli aspetti operativi, ossia le attività di presidio del territorio per rilevare eventuali violazioni ambientali che vengono segnalate dall’Associazione agli Enti preposti all’intervento. A tal proposito ha mostrato delle foto che documentano diversi interventi effettuati sul territorio abruzzese relativi a discariche abusive, maltrattamento di animali e inquinamento delle acque. Immagini crude che descrivono una situazione di grande degrado, frutto di comportamenti incivili di alcune persone e che hanno profondamente colpito i ragazzi. D’Alessandro ha anche illustrato i danni alla salute che possono essere procurati dalle discariche di amianto ampiamente rinvenute sul territorio abruzzese e ha concluso il suo intervento invitando i ragazzi ad avere rispetto e sensibilità nei confronti dell’ambiente. Successivamente, Maria Laura Cialente, Dottore Agronomo e Forestale con Laurea Magistrale in Scienze e Gestione delle Risorse Faunistico-Ambientali, ha illustrato agli alunni la biodiversità dell’Abruzzo, parlando loro della grande varietà di specie animali, mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, pesci e insetti che abitano la regione con la maggior presenza di parchi e di aree protette in Italia, un primato che la rende anche la maggiore area naturalistica d’Europa, pertanto chiamata “Il polmone verde d’Europa”. La dottoressa ha evidenziato come la biodiversità sia fondamentale per la vita di tutti gli esseri viventi, compresi gli umani. Senza i sistemi che scaturiscono da essa, infatti, molte risorse naturali su cui contiamo, non esisterebbero, pertanto, ciascuna specie ha un ruolo specifico all’interno dell’ecosistema in cui vive e contribuisce a mantenerne gli equilibri vitali. La dottoressa Cialente ha concluso il suo intervento fornendo ai ragazzi delle norme di comportamento da attuare in caso di incontro con esemplari della fauna selvatica e quando ci si trovi dinanzi ad animali feriti o in difficoltà. Il Seminario si è concluso con l’intervento dell’avvocato Antonietta Pace, che ha affrontato gli aspetti giuridici del rapporto tra l’uomo e l’ambiente, soffermandosi ampiamente sulla “Rete Natura 2000” che rappresenta il principale strumento europeo per la conservazione della biodiversità, nata a seguito delle due direttive europee Habitat e Uccelli che sono finalizzate alla conservazione delle specie animali e vegetali più significative a livello europeo e degli habitat in cui esse vivono. La “Rete Natura 2000” è una estesa rete ecologica formata da aree più o meno grandi, sia terrestri che marine, diffuse su tutto il territorio dell’Unione. Si è sviluppata a partire dagli anni ’90 ed è oggi il più esteso sistema di aree protette nel mondo. La Rete si fonda su principi di coesistenza ed equilibrio tra conservazione della natura e attività umane e uso sostenibile delle risorse (agricoltura, selvicolura e pesca sostenibili). In Italia oggi la “Rete Natura 2000” si estende su tutto il territorio e anche in aree marine prospicenti le coste, copre oltre il 19% del territorio italiano e quasi il 4% della superficie a mare, si estende in quattro regioni biogeografiche (alpina, continentale, mediterranea e marino-mediterranea), comprende 2613 siti e protegge più di 300 specie di uccelli, 235 specie animali (tra insetti, rettili, anfibi, mammiferi, molluschi e pesci), 115 specie di piante e 132 tipi di habitat. Gli studenti hanno seguito con grande interesse l’evento mostrando di aver compreso il messaggio che sempre intende lasciare l’Associazione “Il Guardiano della Natura” nelle sue iniziative divulgative, ossia che la Terra è la nostra casa e come tale va preservata con cura, amore e gentilezza.
Ma cosa vogliono insegnare quando succede di tutto e di più all’ambiente soprattutto nella valle Peligna sotto la loro tutela !!!! È veramente un controsenso e assurdo che le persone che dovrebbero monitorare e tutelare l’ambiente malamente insegnino !!!!
Sono esterefatto e veramente alienato.