ROBERT McNAMARA NON POTEVA FARE IL COMANDANTE DEI VIGILI A SULMONA
di Luigi Liberatore – Le sentenze dei nostri giudici amministrativi fanno epoca. Non soltanto quelle, ad essere onesti. Ci vado cauto, però, in questa vicenda perché non possiedo la cultura giuridica e soprattutto perché mi ricordo sempre delle “mazzate” che ebbe un libero giornalista dell’epoca latina (allora li chiamavano poeti), Nevio, dalla potente famiglia dei Metelli. Ho letto che il TAR dell’Aquila ha sancito che “Il comando della polizia municipale può essere assunto solo da personale appartenente ai ruoli del corpo”, pur esistendo una deroga per il personale della Polizia di assumere l’incarico di dirigente in altri settori, ma “di certo non consente ai dirigenti comunali di assumere il ruolo di comandante della polizia municipale”. Tutto ciò a valere sul provvedimento emesso dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che aveva conferito l’incarico ad interim del settore al dirigente dell’avvocatura del proprio Comune. Siccome le sentenze dei magistrati sono come quel famoso sassolino gettato nello stagno che sviluppa cerchi concentrici all’infinito, in uno di questi gironi è finito il concorso che si sta svolgendo a Sulmona per la nomina del comandante della polizia municipale, per cui è scattato l’allarme. A quel concorso partecipano funzionari interni all’amministrazione e che sembra non abbiano mai indossato una divisa di quel corpo, sicchè corre voce che il concorso stesso possa subire rallentamenti in attesa che si chiarisca la portata della sentenza emessa per l’Aquila, o addirittura un annullamento del procedimento concorsuale. Questi sono i fatti che emergono dalle notizie, e per dirla tutta io non ho letto il dispositivo della sentenza per cui mi sento un pochino spaesato nel commentare la vicenda. Ci provo, tuttavia, facendo appello al buon senso raccontando, in maniera molto analitica, la carriera dell’americano Robert McNamara, per non fare torto né ai puristi del diritto né offrire consolazioni a quei concorrenti che potrebbero vedersi negato l’accesso al concorso per comandante della polizia municipale di Sulmona. Robert McNamara, brillante banchiere, fece il militare come tutti, ma era bravo per cui divenne prima presidente della Ford, poi fu nominato segretario generale della difesa ai tempi della guerra in Vietnam sia da Kennedy che da Lyndon Johnson. Sapete come finì la sua carriera? Divenne presidente della banca mondiale dopo aver promosso un vasto programma di riforme nelle forze armate statunitensi senza possedere le stellette. Da quanto ho capito, probabilmente mi sbaglio, Robert McNamara non avrebbe potuto partecipare al concorso per comandante della polizia municipale né a L’Aquila né a Sulmona. Solo per non aver indossato la divisa da vigile urbano…
… i cosiddetti “giudici” e “politici” (nella loro stragrande maggioranza) hanno da tempo dimostrato di essere venduti e corrotti fino al midollo, e a tal proposito hanno già venduto la propria madre e se potessero la rivenderebbero di nuovo
Valutazioni personali che cozzano con le leggi. Oppure queste devono essere rispettate soltanto quando fanno comodo?
Ma ancora ci fidiamo dei magistrati ?????
Non sono capaci, si fanno prendere in giro e non dovrebbero essere coinvolti in cose di cui sono ignoranti.
Fidarsi dei politici e amministratori è l’altro sbaglio e perciò siamo condannati all’eterne mazzate e corruzioni.
Auguroni