IL LICEO VICO PRESENTA IL LIBRO “VOCI D’ABRUZZO”
di Gioia Perinetti – E’ stato presentato questa mattina, 12 aprile, nell’Auditorium del Vescovado a Sulmona il volume bilingue italiano-inglese “Voci d’Abruzzo-Voices of Abruzzo”, realizzato dagli studenti della classe VG Liceo delle Scienze Umane “Giambattista Vico”. Sono intervenuti la dirigente scolastica Caterina Fantauzzi, il giornalista e scrittore Goffredo Palmerini, il Vice Presidente del Consiglio Regionale e componente del CRAM (Consiglio regionale abruzzesi nel mondo) Roberto Santangelo, la giornalista Laura Di Russo, lo chef italoamericano Filippo FRATTAROLI e gli studenti-autori del volume con le loro insegnanti.
Il libro è una raccolta di storie di emigrazione, realizzata dagli studenti nel corso dell’ultimo triennio, sotto la guida e il coordinamento delle docenti Carolina Lettieri, Vanessa Romanelli e Anna Lucia Cardinali. Le “voci d’Abruzzo”, sono le storie di emigranti abruzzesi, persone che dalla Valle Peligna sono partiti per arrivare in Canada e negli Stati Uniti in cerca di un futuro migliore. Hanno realizzato il progetto i quindici studenti-autori del “G.Vico”: Fernando Barone, Gaia Borrelli, Arianna Cardinale, Anastasia Colella, Chiara D’Alessandro, Sara Di Carlantonio, Davide Di Cesare, Anna Di Marzo, Daniele Gentile, Sara Mariani, Asia Musti, Rinesa Osmanaj, Alessandra Pallozzi, Alessia Pelino e Giulia Zito; questi ragazzi hanno compreso le difficoltà, le sofferenze e lo spirito di sacrificio che comporta lasciare una terra, la propria casa, per andare in cerca di una vita migliore, molto spesso ignota, e quanta fatica comporta il “ricostruirsi”. Completano il volume i contributi della dirigente scolastica del polo liceale “Ovidio”, Caterina Fantauzzi, delle docenti che hanno coordinato la ricerca, di Franco Ricci, già docente dell’Università di Ottawa mancato lo scorso anno, di Luisa Taglieri, ricercatrice di politiche di genere all’Università dell’Aquila e del giornalista Goffredo Palmerini. Un progetto che è stato curato nel tempo, un argomento approfondito negli anni tanto da arrivare alla pubblicazione di questo libro, che è il terzo volume dedicato alla tematica dell’emigrazione, prima “La Merica” e “Un oceano di carta.”
Un appuntamento, quello odierno, che ha dato alla platea numerosi spunti di riflessione, accorgimenti storici e sociologici che hanno reso comprensibili le difficoltà di ieri ma anche gli insegnamenti da mettere in pratica per un domani migliore. Gli alunni hanno letto alcune delle testimonianze raccolte per la stesura del libro dando al pubblico un assaggio di quelle vite che sono nella raccolta, storie di sconfitta, storie di vittoria, storie che parlano di quotidianità e Filippo Frattaroli presente, ha accennato parte della sua intensa vita in America. Da quando è partito da Sulmona poco più che adolescente, assunto come lavapiatti in un ristorante di Boston, fino a diventare chef di fama mondiale proprietario di una catena di pizzerie e ristoranti nella capitale del Massachusetts. “A voi ragazzi dico di studiare, perché solo attraverso la conoscenza si riesce a tagliare i traguardi prestigiosi che ti offre la vita”.
Quello che emerge, dalle esperienze raccolte, è l’amore per un Paese che hanno lasciato fisicamente ma mai con il cuore. Molti di loro hanno superato le difficoltà del pregiudizio, superato viaggi lunghi e impervi, e con il tempo si sono costruiti una nuova realtà, impegnandosi con la tenacia e con la voglia di cambiare le cose fino a diventare dei piccoli ambasciatori del Paese dimostrando che l’Abruzzo è un posto straordinario fatto di persone altrettanto straordinarie. Un bel progetto, quello curato nel tempo dalla scuola e dal suo corpo docenti, che apre le porte e forma i suoi alunni ad andare oltre i confini, una formazione ad ampio raggio che va anche oltre i soli programmi scolastici per abbracciare le radici, la conoscenza del mondo e il confronto che fa crescere. Dopo la presentazione sulmonese, il volume arriverà in Canada e il 20 aprile gli studenti e gli insegnanti andranno a presentare il lavoro nelle comunità abruzzesi dell’area metropolitana di Toronto e Hamilton. Un viaggio che sarà fonte di ispirazione per molti, un modo per andare proprio in quei luoghi di cui hanno tanto sentito parlare e raccogliere impressioni e insegnamenti che si porteranno per la vita.