IL SINDACO COLASANTE FA “VOLARE” LA MADONNA A INTRODACQUA

Bagno di folla e tanto entusiamo  per la “Madonna che véle”, la tradizionale manifestazione  che ogni anno si svolge ad Introdacqua la domenica di Pasqua. Quest’anno l’emozione tra i presenti è aumentata quando ad arrivare nel corso con la madonna in spalla, si sono trovati padre e figlio Giovanni e Giulio Colasante, quest’ultimo alla sua prima corsa.

Nella quadriglia che ha eseguito la “volata”, c’era anche il sindaco, Cristian Colasante e suo cugino Gianluca Giammarco. Una quadriglia particolare composta da parenti, che ha reso ancora più unica la manifestazione

Il rituale è riuscito alla perfezione tra lacrime, preghiere ed abbracci.

Ad attendere all’arrivo la quadriglia con la fascia tricolore è stato il vice sindaco, Giuseppe Zuffada in sostituzione del sindaco impegnato per la corsa.

Il rito pasquale è organizzato dall’Arciconfraternita della Santissima Trinità guidata dal Priore, Luigi Giuliani.

Al contrario della Madonna che scappa di Sulmona in cui non si sa quante persone partecipano alla “scappata”, nella Madonna che “Vele” di Introdacqua sono sempre e solo quattro i componenti che sorreggono la statua durante la corsa, nel pieno rispetto di una tradizione tramandata  che non è stata mai cambiata così come è stato fatto a Sulmona dove oltre alla storica quadriglia e alla guida anteriore nel corso degli anni è stata aggiunta una guida posteriore con due confratelli di scorta ai lati della statua della Madonna, pronti ad intervenire in caso di necessità come è avvenuto domenica scorsa. La manifestazione di Introdacqua che si ritiene iniziata nella seconda metà dell’Ottocento, anche se alcune fonti ritengono che abbia avuto inizio nell’ultimo decennio del Settecento è rimasta invece sempre la stessa, con le sorti della corsa affidate solo all’abilità dei quattro portatori. “Troppo facile fare come fanno a Sulmona dove cambiano continuamente le tradizioni”, sottolineano da Introdacqua. “Da noi la quadriglia è formata da quattro persone e solo da loro dipende la buona riuscita della corsa”.