ARRIVANO I VIGILI, MA IL PROPRIETARIO NON SPOSTA I TAVOLI DA CORSO OVIDIO

Gli agenti della municipale si sono presentati nel pomeriggio di oggi davanti al bar di Corso Ovidio, ordinando al proprietario di smontare le tende e di sgombrare tavoli e sedie posti all’esterno del locale. Lo hanno fatto a parole minacciando di multare il titolare se non avesse ottemperato all’ordine. Nessuna ordinanza regolarmente firmata dal sindaco  a sostegno della pretesa ma solo l’ordine vocale di rimuovere l’intera  struttura montata lungo corso Ovidio e regolarmente autorizzata dal Comune, per far posto alla processione di domani sera. Per non creare il caso di “Pasqua”, il proprietario ha accettato di smontare le tende e le coperture ma non di spostare tavoli e sedie. “Sono disposto a prendere la multa ma i tavoli non li sposto”, afferma deciso il proletario, “sono venuti i vigili dicendomi di smontare tutto. Lo hanno fatto senza notificarmi nulla, a voce, dicendomi che se non avessi tolto i tavoli mi avrebbero multato. Ho smontato le tende che potevano creare qualche problema, ma il resto rimane lì. Ho già prenotazioni da un mese e non possono pretendere che rimandi a casa le persone. Al limite mi posso spostare sotto i portici, ma devono dirmelo loro. Se arriverà la multa vorrà dire che farò ricorso”. Insomma un piccolo caso che rischia di animare la vigilia delle processioni della Settimana Santa di Sulmona e sempre a causa del pressappochismo con cui il Comune affronta le pratiche che riguardano i cittadini.

2 thoughts on “ARRIVANO I VIGILI, MA IL PROPRIETARIO NON SPOSTA I TAVOLI DA CORSO OVIDIO

  • Ennesima topica sulmonese…………..pensassero alle cose serie…..non allo scambio di voti ecclesiastici frutto di personaggi finti buonisti corrotti dalle infiltrazioni camorristiche…..vergognosi………….

  • Questo è un esempio lampante di come gli abitanti di questo paesotto siano: cafoni, maleducati, ignoranti e incivili. È vero che non c’è una ordinanza ma si tratta di buona educazione dato che lì davanti deve passare la processione. Meritano l’estinzione e pensare che il COVID doveva renderci migliori invece siamo peggiorati e di brutto pure.

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