COGESA, GERARDINI ANNULLA L’ASSEMBLEA DEI SOCI PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO
La sentenza dell’altro giorno con cui il tribunale dell’Aquila sezione Imprese ha giudicato Franco GERARDINI, “ incostituibile” in processo per rappresentare il Cogesa, comincia a sortire i primi effetti. L’attuale amministratore unico nominato dai sindaci soci del centrosinistra e contestato dai sindaci soci del centrodestra ha infatti, deciso di rinviare l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio di previsione 2023 e del Piano triennale degli interventi 2023/2025. Lo scrive nella determina firmata nella giornata di ieri, giustificando la scelta con l’attuale situazione di stallo a livello giuridico in atto nella partecipata e con alcune decisioni dei magistrati che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni, primo tra tutti il ricorso presentato dal vecchio Consiglio di Amministrazione guidato da Nicola Guerra, licenziato per giusta causa, nella contestatissima assemblea del 30 dicembre scorso.
Fondamentale per la scelta di GERARDINI è stato anche l’atteggiamento di scontro ancora in atto tra i sindaci dei Comuni soci e delle difformità riscontrate da Arera sulle tariffe applicate ai vari Comuni per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In particolare al Comune dell’Aquila che per portare i rifiuti indifferenziati in discarica a Sulmona paga molto meno del Comune di PRATOLA Peligna che fa la differenziata. Per gli avvocati che stanno curando il ricorso del vecchio Cda contro il licenziamento per giusta causa, Franco GERARDINI non potrebbe rappresentare legalmente il Cogesa e quindi tutti gli atti promossi fino ad oggi dal suo insediamento alla guida della partecipata, potrebbero essere considerati nulli con pesanti ripercussioni sia per il Cogesa che per lo stesso GERARDINI. E tutto questo mentre il Cogesa continua ad affondare tra ingiunzioni e pignoramenti.
Non si sa cosa vogliono i sindaci oppositori .
Forse vorranno tornare indietro perché con il loro consenso alla vecchia gestione ottenevano qualche piccolo fav…..
Ma le cose cambiano …… I cittadini vogliono legalità e la salute di tutti non i danni ambientali per i posti di lavoro. Non facciamo la Taranto 2 dove in cambio di lavoro si regalavano vite umane ammalate di cancro.
Che ignoranza e corruzione !!! Altro che Gerardini ci vorrebbe Stalin e una buona purga !!!
Vergogna Peligna delle più grandi ma tanto sarà tutto perdonato e archiviato come un brutto sogno