UN’AGENDA PER LA CITTÀ
di Massimo di Paolo – Seconda puntata. Seconda riflessione sul civismo e sul “Civismo politico”. Era l’impegno preso la settimana scorsa da “Libri & Visioni”. Dopo la presentazione di due interessanti testi che definivano la storia e i riferimenti più attuali sui movimenti civici, oggi vogliamo soffermarci e suggerire tre letture che danno testimonianza dell’agire civico sui territori. Una premessa: le liste civiche sono state da molto tempo presenti nelle amministrazioni comunali. Anche Sulmona ha avuto liste civiche in diverse passate amministrazioni e in quella attuale. Le liste civiche sono cose strane in politica. Un prodotto della crisi dei partiti o di localismi partigiani. Nelle migliori condizioni hanno rappresentato tentativi di resilienza locale. Sono assemblate, frequentemente, contraddicendo ogni campo ideologico di appartenenza. Nel comune agire traspaiono interessi personali o di gruppo. Spesso nascono “acefale” con una sorta di addensante fatto di idee variegate e colorite. Dietro “l’amore per la città”, spesso, si trovano rammendi di altra natura che rimandano a bisogni personali, di riconoscimento, potere e visibilità. Altra cosa sono i “movimenti civici” e il “Civismo politico” che pongono, al centro della loro azione: il metodo, la stretta focalizzazione ai bisogni delle cittadinanze e alle caratterizzazioni dei territori. Sono forme di politica organizzata, dove i cittadini esprimono vera partecipazione e rappresentano forme molto evolute di cittadinanza attiva e di rappresentanza politica. Possono creare forti pressioni verso le istituzioni regionali e nazionali attraverso movimenti e potere elettorale.
L’altra dimensione, che caratterizza il civismo politico, è l’operare su obiettivi ben definiti con una visione della città e del territorio ben rappresentata e condivisa. Progetti, realizzazioni, organizzazione, condivisione, capitalizzazione delle intelligenze e delle esperienze, sono i fattori che strutturano il “metodo” del civismo.
E allora: dopo la storia, la narrazione politica, i principi, le teorie di riferimento, possiamo parlare del “pragmatismo civico” e delle potenzialità di trasformazione che esprime. lo facciamo con esempi raccolti in testi da noi scelti, che non vogliono essere, ovviamente, esaustivi ma in grado di lasciare spunti e riflessioni ai più sensibili e interessati. Esempi di “Civismo politico” già adottato in numerosi territori di molte aree interne Italiane. Letture, non altro, ma citando Marcel Proust: “il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.
Politiche del quotidiano, di Ezio Manzini, edizioni di comunità.
Come promuovere una nuova cultura di progetto per comunità e cittadinanze. Politiche di cura e di efficienza, rispondenti ai bisogni e alle condizioni urbane e territoriali. Città realmente sostenibili tra autonomia e organizzazione. Progetti come bricolage che risolvono problemi e adeguano la città. Spazi rivisitati, usi non comuni, trasformazioni, comunità di scopo. Interessi collettivi. Metodo: scelta, decisione, progettazione a costo zero. Politiche del quotidiano.
Un esempio facile, folle, bellissimo di puro approccio Civico. Da fare nostro e condividerlo a costo zero. Per “Sulmona nostra” un allenamento di progettazione partecipata per l’attuazione di idee e progetti futuri più arditi e complessi.
Piazze scolastiche. Reinventare il dialogo tra scuola e città. Di Paolo Pileri, Cristina Renzoni e Paola Savoldi.
Trasformare gli spazi dentro e fuori le scuole in ambienti belli, fruibili e accessibili a tutti.
Tutta la città deve diventare comunità educante. Cosi scriveva Marco Rossi Doria, maestro di strada, in: La Scuola è mondo. Luoghi per tutti e di tutti, sempre. Nuovi materiali, arredi differenziati, immaginario collettivo riformulato. “Viale Togliatti”: centro ricreativo, di play air, di aggregazione, di gioco, per ogni età, per ogni tempo.
Concludiamo questo nostro appuntamento con un suggeritore ad indirizzo “economico-fiscale” per forme di economia sociale. Considerazioni e proposte di laboratorio urbano e di pratiche partecipative. Bellissimo!
Una giusta lettura, per migliorarci come cittadini.
Un’Agenda per le città. Nuove visioni per lo sviluppo urbano. A cura di Walter Vitali, edizioni il Mulino.
Continuate a sognare e vaneggiare ma la realtà è diversa !!! Azione e determinazione mirata contro l’avvelenamento dell’ambiente e dei suoi cittadini!!! Forse poi si potrà fare qualcosa.