L’AGENTE ACCUSATO DI MALTRATTAMENTI SI DIFENDE: NON SONO UNO STALKER
L’agente penitenziario raggiunto dalla misura del divieto di avvicinamento dalla moglie e dai figli, si è difeso per quasi due ore, assistito dagli avvocati Alessandro Margiotta e Renato Torelli, sostenendo di non essere uno stalker. L’uomo ha negato di aver maltrattato l’ex coniuge e i due figli minori. L’agente ha, inoltre, riferito che si sarebbe recato a Sulmona per solo due volte la settimana ogni quindici giorni. Condotte apprensive ma non persecutorie, secondo la difesa, che ha pure chiarito che la telecamera posizionata sul balcone dell’ex moglie non sarebbe in grado di immortalare ogni singolo movimento. Da qui la richiesta di revoca della misura cautelare o di deroga per concedergli la possibilità di incontrare i figli.