CERIMONIA FONDAZIONE POLIZIA PENITENZIARIA, IL SAPPE NON CI SARA’: NON C’E’ NULLA DA FESTEGGIARE
Domani mercoledì 29 marzo si svolgerà a Sulmona la cerimonia di celebrazione del 206esimo anniversario della fondazione del corpo della Polizia Penitenziaria, ma il sindacato del Sappe non parteciperà perché “non c’è nulla festeggiare”, afferma il segretario regionale Giuseppe Ninu il quale spiega che la protesta è nei confronti del Provveditore “che non ha fatto nulla di fronte al grido di allarme più volte rappresentato dal sindacato”, prosegue Ninu che ha ha scritto al Provveditore per informarlo della mancata partecipazione alla cerimonia.
Ecco il testo della lettera:
“L’Organizzazione sindacale che ho l’onore di rappresentare, per atto di coerenza con le attività esperite e in adesione ai doveri da adempiere, anche se sgraditi, non sarà partecipe della Cerimonia onorante la fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria, programmata nella Scuola di Sulmona il prossimo 29 marzo. E’ doveroso rammentare l’inesistenza dei provvedimenti annunciati e promessi in occasione degli incontri svolti in Sua presenza, lo stremo dell’intero personale attivo negli Istituti abruzzesi e l’ingestibilità delle condizioni ordinarie di lavoro, aggravate dall’inaccettabile mantenimento, malgrado le reiterate assicurazioni di trasferimenti nelle strutture preposte, di persone affette da patologie psichiche. Con rammarico acuto dello scrivente, causato dal legame inscindibile con la sede formativa sulmonese, non sarà garantita partecipazione alcuna ad un mero rito ormai privo di contenuti e palesemente ingannevole delle tristi e pericolose contingenze, ormai quotidiane, che il Personale è costretto a subire, nell’abbandono di chi dovrebbe tutelarlo. La scelta, inoltre, dell’Aula magna della Scuola quale sede cerimoniale (più volte luogo di tale ricorrenza) stride con le illuminate decisioni di altri Provveditorati, che hanno opportunamente privilegiato il coinvolgimento delle località interessate, al fine di rendere partecipi i consessi sociali senza celarsi dietro comodi apparati. Un’allocazione sensata e congruente sarebbe apparsa l’Abbazia Celestiniana, apparato monumentale per secoli adibito anche a finalità detentive o il Teatro comunale Maria Caniglia, o ancora meglio un’altra citta della Regione. Ennesima dimostrazione del Suo disinteresse verso l’Abruzzo”.
Amministrazione penitenziaria scandalosa e scadente che coccola i detenuti e abbandona i suoi dipendenti…..