VIA TAVOLI E SEDIE DA CORSO OVIDIO DURANTE I RITI DELLA SETTIMANA SANTA
Via i tavoli e le sedie lungo corso Ovidio per consentire il regolare svolgimento di processioni e riti pasquali. É questo l’indirizzo assunto dall’amministrazione comunale dopo l’incontro avuto con le confraternite cittadine che hanno chiesto più spazio per garantire sicurezza ed evitare pericolose strozzature soprattutto durante le processioni del venerdì Santo e. Quella di rientro della Madonna che scappa la domenica di Pasqua. Alla luce del primo sopralluogo eseguito dai componenti dei due pii sodalizi, la situazione più delicata sarebbe quella del bar collocato nei pressi della chiesa della Santissima Trinità che occupa con una struttura fissa una buona fetta di Corso Ovidio, e proprio quella dove avvengono le delicate operazioni di uscita e di rientro della processione del Venerdì Santo organizzata dai rossi trinitari.
La processione infatti, tornerà nella sua versione originale senza gli accorgimenti imposti dal Covid, con il coro che tornerà a svilupparsi su file composte da sette coristi. Stesso problema si riproporrà, come detto, la domenica di Pasqua, dopo la corsa della Madonna in piazza Garibaldi la processione, questa volta organizzata dai verdi lauretani, si snoderà lungo corso Ovidio con il percorso tradizionale dopo le modifiche apportate lo scorso anno sempre a causa della pandemia. I tavoli all’aperto saranno tolti, fanno sapere da Palazzo San Francesco, tant’è che il Comune sta già preparando un’apposita ordinanza che regolerà traffico e spazi pubblici nel centro storico durante la Settimana Santa. “Ho dato indirizzo di intervenire il tal senso per quanto riguarda le vecchie autorizzazioni”, afferma il sindaco Gianfranco Di Piero, “mentre per quanto riguarda rinnovi e nuove autorizzazioni sarà ripristinata la formula che impone, a chi ottiene il permesso, di liberare gli spazi durante processioni e cortei”. Naturalmente i bar interessati dal provvedimento non hanno accolto la notizia di buon grado che già protestano per l’eventuale danno economico che comporterà tale decisione. Anche perché, sempre secondo gli esercenti interessati, sembra un paradosso che il Comune adotti la deroga fino alle tre di notte per quanto riguarda la musica e l’intrattenimento e poi tolga i tavoli all’esterno dei bar.
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