VICENDA SNAM, ASSOCIAZIONI SULMONA: SI AI RISTORI PER PROGETTARE LA SULMONA DEL FUTURO
Otto importanti associazioni associazioni del territorio intervengono sulla vicenda Snam dicendo basta ai ricorsi contro la realizzazione del metanodotto e delle centrale di compressione di case Pente, invitando le forze politiche, civiche, sindacali, imprenditoriali e comitati di cittadini, a trasformare l’atteggiamento oppositivo in propositivo aprendo di fatto ad una contrattazionecon la Snam per disegnare la Sulmona del futuro.
Di seguito il comunicato integrale:
I rappresentanti delle associazioni di categoria sotto riportate in riferimento alla costruzione della centrale di spinta di Sulmona e del metanodotto Sulmona-Foligno, chiedono una fase di grande responsabilità da parte di tutta la comunità.
Come è noto, per le due opere previste a Sulmona e approvate da precedenti Governi nazionali al termine dei rispettivi iter autorizzativi, sono state più volte e di recente dichiarate come “strategiche” e “urgenti”, tanto da richiedere l’anticipo della loro entrata in esercizio al 2027 per soddisfare le necessità di assicurare la continuità delle forniture e la sicurezza del trasporto del gas da sud a nord.
Parallelamente si è riscontrato come le azioni di contrasto giuridico messe in campo dalla Regione Abruzzo, dal Comune di Sulmona e dai Comitati di cittadini siano state rigettate dalla giustizia amministrativa.
Alla luce di questo nuovo quadro – con Snam che ha avviato le fasi propedeutiche all’apertura dei cantieri – le associazioni di categoria, dopo attenta valutazione, ritengono necessario avviare una nuova fase che porti al coinvolgimento attivo e all’assunzione di responsabilità di tutte le forze politiche, civiche, sindacali, imprenditoriali e comitati di cittadini, affinché alla realizzazione di queste opere si affianchi un processo di pianificazione condiviso che ci aiuti a recuperare la capacità decisionale che in questo periodo storico deve necessariamente caratterizzare le scelte di una comunità.
Occorre tuttavia avere la consapevolezza che per disegnare la Sulmona del futuro, è imprescindibile il recupero di un tasso di condivisione e di dialogo fortemente compromesso e sfrangiato dal livello di litigiosità registrato negli ultimi lustri nella nostra comunità anche a causa della vicenda Snam.
È necessario dunque avviare una riflessione approfondita che in questa fase trasformi l’atteggiamento oppositivo in propositivo, sviluppando una progettualità che guardi alle reali esigenze e alle priorità della nostra comunità, ricercando con i vari attori in campo adeguata copertura finanziaria ad un pacchetto di progetti di sviluppo funzionali ad una programmazione strategica dell’intero territorio peligno.
Riteniamo per questo fondamentale promuovere un confronto anche con Snam per assicurare il più basso impatto durante le fasi di realizzazione e di esercizio – anche per recuperare il mancato apporto della comunità locale in sede di conferenza dei servizi – e condividere con le altre istituzioni quali Provincia, Regione e Governo il rafforzamento dei presidi pubblici, il riconoscimento di opportuni crediti fiscali e la riduzione del digital e tecnology divide.
È altresì opportuno sostituire la mera erogazione delle compensazioni economiche previste per legge – che da sole non saranno mai sufficienti a ripagare il territorio – con un pacchetto d’interventi in materia ambientale, sociale e infrastrutturale così da continuare a progettare la Sulmona sempre più sostenibile e gravida di opportunità di sviluppo.
Responsabilità, buon senso, progettualità, programmazione strategica e condivisione tra gli attori della comunità e le istituzioni tutte sono gli imprescindibili ingredienti per valorizzare Sulmona e il territorio Peligno. Diversamente il territorio perderà un’altra occasione per progettare il proprio futuro.
Sulmona lì, 20 Marzo 2023
Ascom Fidi
Associazione Albergatori Sulmona
Associazione Dottori Commercialisti Centro Abruzzo C.I.A.
C.N.A.
Confagricoltura
Confesercenti
DMC Terre d’Amore in AbruzzoVICENDA
Sulmona è sempre stata la città più inquinata d’Italia pur non avendo ormai la ciminiera di nessuna azienda o gli scarichi inquinanti di nessuna fabbrica. Questo approccio qualunquistico ha azzerato insieme alla corruzione politica (che è il male più grave del nostro paese,inclusa Sulmona,e di cui nessuno parla o scrive o fa comitati ) lo sviluppo industriale di tutta la nostra zona che si impoverisce e si spopola. L’area del nucleo industriale era fatta di vigneti, orti e campi coltivati, ora è una zona di capannoni vuoti, di grandi viali deserti e senza occupazione , pur essendo una zona strategica per i mercati del centro Italia ed ideale fra Napoli, Roma, Bari Bologna e Milano
con i soldi si compra quasi tutto ……
LA VITA E LA SALUTE NO ……
Non si capisce quali benefici e sviluppi futuri possa portare la centrale SNAM a Sulmona e i suoi cittadini.
La centrale e’ l’ultimo dei problemi ma i ristori andranno sicuramente a L’Aquila che ne ha bisogno !!!!
Ma tutte queste associazioni sono al corrente dell’avvelenamento delle falde acquifere nella Valle Peligna già dal 2019 ??? Sono al corrente dei tanti casi di cancro a Sulmona e dintorni???
Sono al corrente delle puzze infami di plastica bruciata provenienti dalla discarica Cogesa appena fuori il centro città????
Ma come possono essere così ignoranti o egoisti???
A volte mi chiedo se veramente questa situazione esiste !!!
Ma veramente credono che otterranno ristori ???
Vivono veramente nel mondo dei sogni.