FAIDA TRA FAMIGLIE, È INIZIATO IL PROCESSO PER SEI PERSONE
La faida tra due famiglie approda in tribunale che in seduta collegiale dice no alla revoca della misura cautelare mantenendo il divieto di avvicinamento per alcuni degli imputati, ai luoghi frequentati dalle persone offese. Davanti al giudice sono comparsi in sei: Patrizia Ciccone, 50 anni, di Sulmona, il compagno Giovanni Sbordone, 60 anni di Bugnara Calabra, i figli della donna, Michele e Stefano Anzellotti, rispettivamente di 21 anni e 23 anni, la fidanzata di quest’ultimo Gaia Amicarelli di Pettorano sul Gizio. Con loro è finito sotto processo anche Daniele Felici 19enne mentre la posizione di Attilio Ramunno è stata stralciata e sarà definita con la messa alla prova che comporta, per lui, la sospensione del procedimento giudiziario. Tutto è iniziato nei mesi scorsi con la perquisizione eseguita a casa di Patrizia Ciccone che ha permesso ai poliziotti del commissariato di Sulmona di sequestrare i telefoni cellulari in uso a quattro dei sette imputati. E dalle analisi dei tabulati e dalla trascrizione dei messaggi whatsapp la polizia sarebbe riuscita a ottenere le prove delle minacce e della tentata estorsione. Precedentemente, infatti, una donna residente a Raiano una volta amica della Ciccone si era recata in commissariato per denunciare la vicenda di cui sarebbe rimasta vittima. Alla base della tentata estorsione ci sarebbe la pretesa di un bracciale in oro a fronte di un prestito in denaro di circa mille euro. Bracciale che non è stato mai ritrovato dagli investigatori né all’interno dell’abitazione della 50enne né in altri luoghi di pertinenza dei familiari della donna. Tra gli oggetti trovati e sequestrati dalla polizia, una vecchia affettatrice citata anche nella denuncia. Ma a rendere ancora più duro lo scontro tra i protagonisti della vicenda sarebbe stata l’aggressione subita la scorsa estate da un figlio dell’imputata, da parte di un gruppo di giovani, tra i quali uno dei figli della denunciante. Dopo questo episodio sarebbero partita una serie di vendette e ritorsioni che hanno finito per coinvolgere anche Daniele Felici e Attilio Ramunno. Dopo la prima udienza di ieri il processo è stato calendarizzato e la sentenza per i sei imputati arriverà, molto probabilmente, all’inizio del prossimo anno.