UNA DOP DELL’ARROSTICINO PER CREARE MILLE POSTI DI LAVORO
Un progetto di respiro nazionale, una sorta di franchising che metta insieme allevatori, produttori e istituti di credito per creare una Dop dell’arrosticino, sotto il coordinamento della Regione Abruzzo. Un sigillo di qualità che dia un segnale distintivo ad un prodotto che è ormai diventato il simbolo dell’Abruzzo e che in tanti stanno cercando di copiare. Un progetto avviato da tempo con diversi incontri nella sede dell’assessorato di riferimento che oggi, ha avuto un’ulteriore spinta dall’incontro che si è tenuto ad Anversa degli Abruzzi, tra il presidente della Regione Marco Marsilio, il senatore Guido Quintino Liris e il presidente del consorzio Igt agnello Centro Italia, Nunzio Marcelli. “L’obiettivo è quello di creare una Dop che certifichi la bontà della nostra carne”, afferma Marcelli, “e nello stesso tempo sviluppare un sistema sinergico e virtuoso tra allevatori, produttori e Banche con la creazione di un migliaio di posti di lavoro”. All’inizio la Regione aveva concesso l’Igt al prodotto, ma strada facendo ci si è reso conto che questo non avrebbe giovato agli allevatori abruzzesi, da qui la decisione di rivedere la propria posizione per arrivare ad un marchio Dop, tutto abruzzese. Nel corso dell’incontro al quale era presente anche il consigliere regionale Massimo Verrecchia, il presidente della Regione ha deciso di adottare una pecora che ha chiamato Giovina Fighetta, come la strega immaginaria della Maiella che evocava sempre uno zio quando era piccolo e viveva a Tocco da Casauria. Oltre al certificato di adozione, Marsilio, ha ricevuto anche una cassetta di pecorino e ricotta, prodotti proprio dalla sua pecora. L’iniziativa “Adotta una pecora” va avanti ormai da vent’anni e permette di adottare a distanza una pecora che in cambio delle spese di manutenzione e di allevamento, può garantire non solo i propri frutti (agnello, latte, formaggi, ricotta, lana, fertilizzante), ma anche la salvaguardia della porzione di territorio che presidia con il resto del gregge. Richieste di adozione sono arrivate da ogni parte del mondo: dalla Germania, dall’Australia e perfino dal Giappone.