IL COMUNE PRENDE UNA GRAN STRIGLIATA MA I COMMERCIANTI VADANO A BOTTEGA
di Luigi Liberatore – A quel mio lettore, cui mi rivolgo e che spero non mi abbandoni, chiedo di non sbuffare se lo carico anche di una citazione in latino, oltre a gravarlo del mio italiano incerto e di opinioni sempre fuori dalla calca: unicuique suum: a ciascuno il suo, che in libera traduzione per questo articolo, vuol dire che ognuno faccia il suo mestiere. Sono giorni che tra l’amministrazione comunale di Sulmona e le associazioni di categoria dei commercianti, soprattutto quelli del centro storico, si è aperta una rovente polemica sul modo di gestire la politica, in particolare all’interno della città, sia sul versante della circolazione stradale e in generale sotto il profilo delle iniziative culturali e ricreative. Le sigle associative rimproverano alla Giunta municipale decisioni improvvisate sulla gestione del traffico; interpretazioni e decisioni unilaterali e penalizzanti per le loro attività, e una programmazione di eventi nella stagione invernale risultata davvero inadeguata per Sulmona.
Noi potremmo aggiungere, per quanto riguarda le iniziative pre e post natalizie, che disegni, idee e progetti siano stati da sagra paesana. Fin qui ci siamo. E riteniamo legittime le richieste delle categorie economiche della città di essere ascoltate. Questo principio lo abbiamo sostenuto anche in precedenza. Adesso si è arrivati allo scontro, e se pure Franco Ruggieri, presidente del CNA provinciale, che io conosco per essere un mediatore di grande esperienza, ha alzato il livello di contrapposizione, vuol dire che la situazione sta precipitando. L’amministrazione comunale ha mostrato limiti progettuali di una evidenza palmare in questo anno e mezzo di vita, limitando il suo intervento nel settore non so se per carenza di idee oppure per i freni imposti dal Bilancio. In ogni caso, l’assessore di riferimento è colpevole ma gli potrà essere di giovamento questo scontro per l’imminente avvenire, obbligandolo a rinnovarsi, se è il caso, e a rompere, se ci sono, i limiti della spesa perché il Bilancio poi non può frenare le iniziative economiche di una città come Sulmona e deprimere lo sviluppo turistico. Un concetto sano ha espresso l’assessore Tuteri, rivolgendosi alle associazioni commerciali, cui ha fatto sapere di volerle incontrare, di ascoltare le loro proposte ma di non voler sentire poi piagnistei alla fine del percorso: Ha fatto capire che è il Comune a decidere la linea. Bene. Bene. Principio ineccepibile. La strigliata ha fatto bene al Comune che sembra voler cambiare rotta, e i commercianti però tornino a bottega. Vedi, caro lettore, che alla fine quel “unicuique suum” ci sta proprio bene.
Cna…. Associazione e associati saranno 2 o 3 persone… Parlassero per loro e non per tutta una categoria. Poi mi chiedo cosa vuol accogliere il Cna in quei negozi privi di ogni logica commerciale… Ma si guardano le proprie vetrine??????