CENTRALE SNAM, AVVIATO IL CANTIERE E GLI AMBIENTALISTI RILANCIANO LA LOTTA
È stato avviato questa mattina, così come era stato ampiamente annunciato dalla Snam, il cantiere per la realizzazione della centrale di compressione a servizio del metanodotto Sulmona-Foligno. Dopo aver posizionato il cartello in cui vengono indicate la caratteristiche dei lavori e i nomi dei responsabili del progetto, gli operai, in tutto una dozzina, hanno avviato i primi sondaggi mentre a pochi metri i comitati cittadini attuavano un sit in di protesta contro la realizzazione della centrale.
“Oggi si sono limitati a mettere solo alcuni cartelli perché i lavori non possono essere avviati in quanto prima devono essere attuate le relative prescrizioni previste dalla legge e dal decreto”, afferma il portavoce degli ambientalisti Mario Pizzola,
“e una delle prescrizioni più importanti, per quanto riguarda la centrale, è quella archeologica che prevede scavi per individuare cosa c’è sotto il terreno dove dovrebbe sorgere l’impianto, dal momento che la stessa Snam ha detto, dopo averlo verificato con il geo-radar, che lì c’è un’antica costruzione risalente a 2000 anni fa. Solo dopo aver fatto questa verifica potrebbero, in teoria, iniziare gli scavi del cantiere. Non prime del mese di luglio 2024 secondo il programma della Snam”. Pizzola ha poi evidenziato che ci sono i ricorsi al Tar contro la centrale e anche quelli contro il metanodotto. “Quello che stanno facendo è un crimine, ambientale, ecologico ed economico perché è un impianto che non serve all’Italia”, prosegue Pizzola. “serve per rivendere il gas all’Europa, cioè per ingrassare i profitti della Snam e dell’Eni, e secondo loro, noi siamo un territorio da sacrificare per i loro interessi e non per il bene dell’Italia. Per quel che ci riguarda continueremo questa lotta – conclude l’esponente dei comitati cittadini – con tutti i mezzi democratici a disposizione: siamo qui per lottare e vincere”