TENTATO FEMMINICIDIO, SEDICI ANNI DI CARCERE NEL GIORNO DI SAN VALENTINO
Sedici anni di carcere nel giorno di San Valentino. Si è chiusa oggi tra lacrime e pentimenti il tentato femminicidio di via Montesanto. “Chiedo scusa per il dolore che ho provocato a tutte le persone. Quella sera non so cosa mi sia successo. Magari potessi tornare indietro. In un attimo ho perso tutto: la mia famiglia, l’amore per i miei cari e la libertà”. Un pentimento arrivato poco prima che il presidente del tribunale, Pierfilippo Mazzagreco, riunito in seduta collegiale, chiudesse la fase dibattimentale del processo, ma che non è servito a Aliko Hysen, 53enne di origine albanese a evitare la dura condanna a sedici anni di carcere, oltre al pagamento di una provvisionale di 50 mila euro nei confronti della moglie, presente anche lei in aula. Per l’uomo è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, la sospensione della potestà genitoriale e il pagamento delle spese processuali, più il risarcimento da calcolarsi in separata sede.
L’uomo era finito alla sbarra con le pesanti accuse di tentato omicidio, lesioni personali aggravate e detenzione illegale di arma illegale. Nella requisitoria il pubblico ministero Stefano Iafolla, ha ripercorso l’intera vicenda partendo dai giorni precedenti al fatto di sangue, quando il 53enne aveva più volte minacciato sia la moglie che il figlio maggiorenne che gliel’avrebbe fatta pagare. La coppia infatti, era in fase di separazione e l’imputato viveva in un’altra abitazione.
Era il 29 luglio 2021 quando il 53 enne, aveva atteso la moglie sotto casa in via Montesanto, e dopo una breve discussione l’ha colpita con due fendenti ferendola gravemente all’addome. In soccorso della donna è arrivato il figlio maggiorenne che, dopo aver disarmato il padre, lo ha immobilizzato sotto gli occhi terrorizzati di alcuni testimoni accorsi alle urla della donna. Subito dopo è arrivata la volante della polizia che ha preso in consegna l’uomo portandolo in carcere dove è ancora detenuto. Oggi la pesante sentenza