UN PATTO D’AZIONE TRA I COMUNI DEL COGESA PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Istituire al più presto un Forum permanente sull’economia circolare di tutti i Comuni di Cogesa Spa per estendere il ciclo di vita dei prodotti, generare valore, prevenire e ridurre i rifiuti al minimo, abbassare la pressione della CO2 sull’ambiente. Un modello di Economia Circolare di produzione e consumo basato sulle buone pratiche ambientali quotidiane dei territori interessati per concretizzare la Transizione ecologica. E’ stato l’impegno preso in un incontro tra l’Amministratore Unico di Cogesa SpA (Franco Gerardini) e gli Assessori del Comune di Sulmona, all’Ambiente (Catia Di Nisio) e alla Transizione ecologica (Attilio D’Andrea). Il Forum, che si propone sia costituito dagli Assessori all’Ambiente e alla Transizione ecologica dei Comuni interessati, sarà dotato di un proprio Regolamento di organizzazione, dovrà essere uno strumento per acquisire maggiori conoscenze e competenze sulla green economy, coordinare ed impegnare tutti i diversi stakeholder del territorio (es. Istituti scolastici, Università, Enti di ricerca, ISPRA, ARTA Abruzzo, Consorzi/Aziende Spa, Associazioni economiche, ambientaliste e dei consumatori, OO.SS, .. etc.), per tutelare le risorse naturali, ridurre gli impatti ambientali, migliorare la qualità della vita delle comunità.
Cogesa SpA ha già all’attivo centinaia di Eco-Lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado del Centro Abruzzo e altrettanti Eco-Incontri nei Comuni gestiti e facendo tesoro del lavoro compiuto sul territorio, i partecipanti all’incontro hanno convenuto che bisogna fare di più per ottenere un salto culturale di tutto il Centro Abruzzo su questi temi di grande attualità e che sono parte integrante e sostanziale delle politiche ambientali per la lotta ai cambiamenti climatici.
I dati ambientali 2022 della Società evidenziano una media di raccolta differenziata di oltre il 70% e un riciclo dei rifiuti di circa il 58%, oltre l’obiettivo minimo del 55% da raggiungere entro il 2025 come previsto dalle Direttive UE (su 27.000 tonnellate di rifiuti raccolti, 16.000 sono state inviate ai Consorzi di filiera per diventare nuovi materiali). Obiettivi tra i più alti del Centro Italia come evidenziato dal Report annuale “Legambiente – Comuni Ricicloni”. Ben 50 Comuni con una raccolta differenziata superiore al 65% su 60 gestiti dal Cogesa SpA hanno ottenuto il riconoscimento tra i 79 Comuni premiati della Provincia di L’Aquila e di questi, 23 sono “Comuni Free”, con una produzione pro-capite di secco residuo inferiore ai 75 chili per abitante all’anno. Inoltre, il Cogesa Spa si è classificato al 7° posto su 100 nella classifica nazionale dei Consorzi di gestione dei servizi ambientali, risultando uno dei 2 gestori abruzzesi nei primi 10. Dati comunicati ai Soci nella riunione del 20 gennaio scorso nella sede della Società.
“Una realtà come il Cogesa Spa che opera in un contesto ambientale prestigioso costituito da aree protette (46 Comuni): Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga, Parco Nazionale della Majella, Parco Naturale Regionale Velino Sirente, deve raccogliere con la forza che esprimono le proprie Comunità la grande sfida dello sviluppo sostenibile e della lotta ai cambiamenti climatici per raggiungere nuovi e più ambiziosi obiettivi ambientali ed economici, per questo occorre uno sforzo collettivo che si vuole portare avanti con nuovi strumenti di partecipazione e di lavoro – hanno ribadito i partecipanti all’incontro – il Forum sarà uno degli strumenti virtuosi che potremo utilizzare”.
Fino a l’insediamento di Gerardini, correggetemi se sbaglio, i vari amministratori e operatori hanno selvaggiamente violato tutto amministrativamente e l’ambiente.
Non capisco come abbiano fatto a riciclare quelle percentuali quando l’impianto TMB non ha mai funzionato correttamente e non sta’ funzionando tuttora. Tra incendi, puzze vomitevoli e falde acquifere contaminate gia dal 2017, penso che non solo ci stanno prendendo in giro, ma che veramente stiano provando a dare la colpa al nuovo boss.
La discarica è quasi piena poiché non essendo in grado di differenziare la spazzatura con TMB non funzionante e con spazzatura importata da chissà dove, sarebbe bene che invece di forum vari e consulenze con chissà quanti esperti transitori ecologici, ci si rimboccasse la maniche e cominciare dalla base e sviluppare un impianto come si dovrebbe, amministrare insieme e correttamente così magari si potrà transire ecologicamente e fare del Cogesa l’invidia di tanti.
Al momento tanta spazzatura continua a essere indiscriminatamente gettata nel buco senza essere differenziata nonostante gli sforzi dei cittadini e operatori onesti.
Qui mi trovo un tantino discosto sia sulla necessità che sulla utilità del forum… mi sa più di una missione di allontanamento di pensiero dagli innumerevoli problemi che attanagliano ora il COGESA.
Quanti gli assessori nei “micro e non” comuni con delega all’Ambiente e alla Transizione ecologica? Vi sono? Per dirsi che?
I progetti sui vari stakeholders “locali” (numeri frazionari) sono già attenzionati del proprio.
Dove realmente si deve agire e non sono io a dirlo ma la stessa COGESA nei suoi rapporti, sono nei loro corretti “modus operandi” tanto qualitativamente che di trattamento nella raccolta dei rifiuti, che economicamente nei dovuti pagamenti e il corretto uso dei ricavi ahimè sperperati!
INIZIAMO CON IL VIRTUOSIMO DEL FUNZIONAMENTO NEL PROPRIO INTERNO!!!