RICOSTRUIRE IL FUTURO
di Massimo di Paolo
“Libri & Visioni” vuole, questa settimana, presentare una contrapposizione. Lo vuole fare attraverso la presentazione di due interessanti pubblicazioni che esaminano e approfondiscono, due letture dello sviluppo socio economico di questa nostra epoca che, in diversi modi, stiamo subendo. Ricostruire il futuro, cosi abbiamo chiamato l’appuntamento di “Libri & Visioni” di questa settimana, sintetizza il bisogno di ricomporre la dissonanza che emerge tra due condizioni, descritte e analizzate dalla rivista “WIRED”, edita da Edizioni Condè Nast e dalla rivista di cultura politica “il Mulino” della Società editrice il Mulino. Lo sviluppo tecnologico avanzato da una parte e l’Italia dei divari, delle disuguaglianze, dall’altra.
La tecnologia portatrice di cambiamenti rapidi e continui per un futuro avveniristico e a forte tasso di innovazione. Questa la tematica sviluppata da WIRED nell’edizione ultima. Lo fa con la consueta capacità descrittiva, supportata da uno stile di divulgazione scientifica tra i più riconosciuti. Gli argomenti molto articolati, vanno dallo sviluppo di nuove forme di mobilità fino al ripensamento urbano delle città del futuro. Dallo sfruttamento commerciale della nostra orbita ad un ecosistema iper-connesso. La narrazione resta sempre di alto profilo e di grande interesse. Una nota viene colta dai più attenti. Sembra che lo sviluppo tecnologico e le nuove frontiere, si possano raggiungere in una condizione di spensierata evoluzione, priva di problemi e di dissonanze. la società, i luoghi che abitiamo, i piccoli e i grandi centri con le loro comunità, con la vita che vi scorre, con le sofferenze, le difficoltà, l’invecchiamento, le marginalità sembrano non esistere. Certamente la lettura di WIRED fa sorgere, in modo evidente, la consapevolezza che il mondo intorno a noi cambia. E sembra che il cambiamento tecnologico sia il riferimento, sia la variabile dominante primaria, di una etologia umana asettica e caratterizzata da anedonia emotiva. La vita è sviluppo tecnologico.
E qui che viene a definirsi la contrapposizione con i contenuti della seconda prospettiva esaminata dal numero monotematico de “il Mulino”.
“l’Italia dei divari” descrive la verità. Descrive le caratterizzazioni umane a cui lo sviluppo tecnologico spesso non guarda. La narrazione diventa diversa, pone lo sguardo su quelle condizioni che rendono la realtà ancora lontana da quel mondo immaginifico, produttivo ed efficiente, che viene rappresentato dalle prospettive del solo sviluppo tecnologico. Una scuola diseguale, gli squilibri generazionali, le diseguaglianze territoriali e di stratificazione sociale, i divari sul lavoro, il lavoro povero, le diseguaglianze abitative, lo scompenso digitale, il sostegno alla salute, le povertà.
Due mondi ancora in contrapposizione, due rappresentazioni del futuro stridenti se accostate, due mondi da conoscere per una ipotetica integrazione concettuale e personale.
Le proposte di lettura, fatte da “Libri & Visioni”, aiutano a Ricostruire il futuro nelle nostre dimensioni mentali, mettendo in armonia le possibilità derivanti da uno sviluppo tecnologico, armonioso, benevolo e attento alle dimensioni umane, ai bisogni, alle contraddizioni, alle aree di crisi. Uno sviluppo tecnologico che rammenda divari, ricuce disuguaglianze, produce sviluppo accessibile e diffuso. Una rappresentazione di crescita che attenui le contrapposizioni tra la tecnologica e l’umano. Una conciliazione rintracciabile nella possibilità di avere la tecnologia a favore delle pari opportunità, una tecnologia che abbatte ostacoli di ordine economico e sociale, una tecnologia che possa colmare divari a favore dell’uguaglianza.
Da leggere per riflettere, da rileggere, da rileggere ancora e poi conservare.
- WIRED, Prossima fermata, anno 2022/2023 ed. inverno, Edizioni Condé.
- il Mulino, L’Italia dei divari, Anno LXXI – Numero 520, Società editrice il Mulino.