SANITÀ: A L’AQUILA RADIOTERAPIA ULTRA PRECISA CONTRO I TUMORI
“Un nuovo macchinario di estrema precisione che consente maggior velocità e permette di passare dal trattamento di 500 pazienti all’anno a 800 prestazioni. Un incremento del 60 per cento con evidenti ricadute sulle liste di attesa e sulla garanzia di tempestività con cui i malati con gravi patologie possono accedere al diritto alla salute, avere cure tempestive ed efficaci attraverso l’utilizzo di attrezzature all’avanguardia”. Lo ha detto il presidente della giunta regionale Marco Marsilio, intervenendo oggi a L’Aquila, all’ospedale San Salvatore per l’inaugurazione del nuovo acceleratore lineare della Radioterapia oncologica. Presenti, oltre al presidente Marsilio, l’assessore alla sanità, Nicoletta Verì, il manager della Asl, Ferdinando Romano, il sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, il rettore dell’Università, Edoardo Alesse e il direttore di radioterapia oncologica, Giovanni Luca Gravina. “Abbiamo stanziato più di sei milioni – ha aggiunto l’assessore Verì – suddividendo i fondi tra le varie Asl e portando avanti, in questi mesi, la gara attraverso procedure unificate per arrivare velocemente al collaudo e all’inaugurazione. Si tratta di strumentazione all’avanguardia che consente di trattare le patologie oncologiche con precisione ed efficacia con una terapia più appropriata, tecnologie avanzate e una velocità di esecuzione elevatissima”. La spesa per l’acquisto dell’acceleratore e per la realizzazione della sala bunker dove è stato collocato è stata di due milioni e 913 mila euro. L’apparecchiatura attualmente in dotazione solo nei centri con tecnologie più avanzate, presenta una grande accuratezza nel colpire il bersaglio tanto da poter essere utilizzato anche nella cura di patologie tumorali molto complesse. Ha velocità di esecuzione così elevata che può erogare le dosi necessarie al trattamento in un terzo del tempo attualmente impiegato e, in alcuni, casi è in grado di farlo anche in due tre minuti.
Sulmona 30.01.2023
È un evento molto importante per la città e per tutta la sanità pubblica abruzzese, purtroppo è necessario richiamare il governo regionale e la ASL affinché investimenti importanti vengano effettuati su tutto il territorio regionale in particolare modo negli ospedali e presidi territoriali locali di Popoli, Sulmona, Castel di Sangro, Tagliacozzo, Gissi, ed altre località interne abruzzesi, personale sanitario, strumentazione di alto livello. La regione va fatta crescere unita, se si desidera il non spopolamento delle aree interne e da Infermiere bolognese classe 1967 con quasi 29 anni di lavoro effettivo, vi dico che l’Abruzzo è una regione che dire magnifica è poco, ha tutto per vincere in ogni settore, dipende non solo dagli amministratori ma soprattutto dai suoi cittadini che in certe zone sono non uniti. A queste zone vanno dati servizi come il rafforzamento dei presidi sanitari, preture, giudici di pace, rafforzamento dei trasporti. Il depauperamento degli ospedali di Popoli che dal 1990 al 1993 mi ha visto allievo Infermiere, un gioiello di presidio ospedaliero, insieme a Sulmona e Castel di Sangro solo per citare la provincia dell’Aquila, gridano Giustizia verso tutti quegli abruzzesi e turisti che ogni anno visitano l’Abruzzo e si sono visti diminuire non poco l’efficienza dei centri sanitari. Spero che negli anni a venire, questi presidi sanitari possano recuperare la loro origine storica in una regione in gran parte collinare e montana meravigliosa, dove spostarsi in caso di urgenza è di difficile realizzazione in zone dove i collegamenti sono spesso difficoltosi. Gli abruzzesi si curino in Abruzzo.
distinti saluti
Domenico Silla