TANGENTI CULTURA: EX ASSESSORE DE FANIS AMMETTE LE COLPE E LA CORTE D’APPELLO GLI RIDUCE LA PENA
Coup de théâtre nel processo a carico dell’ex assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis. Davanti alla Corte d’Appello dell’Aquila, De Fanis, ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee, ammettendo tutte le sue responsabilità e chiedendo anche scusa a tutte le persone rimaste coinvolte nella vicenda giudiziaria.
Questa mattina la Corte d’Appello dell’Aquila ha ridotto la pena a 4 anni 3 mesi e 10 giorni di reclusione. Nel 2018, in primo grado, il Tribunale di Pescara aveva condannato De Fanis a 6 anni di reclusione. Invece l’interdizione perpetua dai pubblici uffici è stata ridotta a 5 anni.
A fine udienza Andrea Mascitti, presente in aula, si è detto soddisfatto per la conclusione della vicenda.
De Fanis era stato arrestato nel 2013 perchè accusato aver chiesto tangenti all’operatore culturale di Orsogna Andrea Mascitti che denunciò alla Procura il tentativo di corruzione.
L’operazione denominata ‘Il Vate’ aveva portato all’arresto con l’accusa di concussione, truffa aggravata e peculato l’allora assessore regionale ma anche la sua segretaria e due dipendenti della Regione Abruzzo, tra cui Rosa Giammarco, poi scagionata da tutte le accuse.
questi politici…pagano qualche volta…e quasi sempree mai….!!!!!!!!!
vedasi processo RIGOPIANO—-la politica tenuta fuori!!!!! un vero scandalo…
Ma la pensione da assessore regionale la prenderà lo stesso? O gli verrà sequestrata dalla Regione?