ROMA-PESCARA, IEZZI (ARS): INIZIATIVA UNITARIA E CERTEZZE SU REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Alla vigilia dell’incontro dei sindaci di Sulmona, Avezzano e Tagliacozzo, con l’ingegnere Vincenzo Macello, commissario per la realizzazione della velocizzazione della Roma Pescara, torna a dire la sua Franco Iezzi, da tempo impegnato su questo fronte con la sua associazione Ars. “La Roma Pescara è unica e, o la si realizza tutta intera con finanziamenti certi e tempi di realizzazione solidamente programmati, oppure diventa un cantiere eterno come tanti altri nel nostro Paese” avverte Iezzi. “La mia associazione si occupa di questo problema da oltre 20 anni, ha realizzato insieme al CENSIS, (il professore De Rita è un convinto sostenitore del progetto) uno studio specifico e nel 2020 ha organizzato un convegno on lo stesso De Rita, il Presidente Marsilio, l’allora Ad di Rete ferroviaria ingegnere Maurizio Gentile, e il presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture, dal quale scaturì sia un accordo tra la Regione Abruzzo, la Regione Lazio e RFI sia l’impegno a realizzare un progetto di prefattibilità che fu presentato nell’ottobre del 2020. Il suddetto progetto prevedeva una spesa stimata in 6,4 miliardi, modalità e tempi per il progetto definitivo. Non era indicata la data di fine lavori, ma da una lettura attenta non è azzardato prevedere da 25/30 anni. Poi arrivò il PNRR che imponeva che le opere candidate al finanziamento dovessero categoricamente prevedere il completamento entro il 2027 e quindi ci si dovette accontentare dei progetti depositati nei cassetti di RFI che prevedevano il rispetto di questo vincolo (l’ammontare di questi lavori è di 600 milioni)” ricorda Iezzi. “Da rilevare e sottolineare che, sempre che si trovino tutte le risorse previste e si rispettino i tempi ipotizzati, alla fine della storia la riduzione dei tempi di percorrenza da Pescara sarà ridotta di soli 50 minuti. In definitiva la complessità del problema richiede che non si assumano iniziative frammentarie e che si convochi un tavolo politico-tecnico che produca una iniziativa unitaria da confrontare con il Governo. L’ingegnere Macello ha un compito marginale relativo alla esecuzione di specifici e parziali lavori. Al Governo bisognerà chiedere specificamente: Quale è il costo previsto dell’intera opera sottostimata dal progetto di prefattibilità in 6,4 MLD). Supposto che si ottenga una risposta al precedente punto 1 (?), come si prevede e in quali tempi di reperire le risorse necessarie? Quanti anni occorrono per la ultimazione dell’intero progetto? Se la risposta sarà vaga chiedere: meno o più di 30 anni? Al completamento del tutto, di quanti minuti si accorcerà il tempo di percorrenza tra Roma e Pescara? Il progetto di prefattibilità stima solo 50 minuti. Dalle risposte alle quattro domande si potrà capire quali azioni mettere in atto unitariamente per giungere alla auspicata soluzione finale” conclude il presidente Ars.
bene,siamo fermi ai vassalli e servi della gleba,la logica dei numeri: chi,quando,quali,come,quanti i vantaggi/benefici per i finanziatori/contribuenti? Potenziali viaggiatori/utenti? Trasporto merci? Ragioni per le quali anche i prenditori privati fuggono.Oggi esistono diverse tecnologie,Roma: tra poco i taxi drone per il trasporto pubblico,la consegna merci,medicinali inclusi arriva via…? Facile la risposta,e basta con l’italietta delle chiacchiere,o no?