GRANDE MUSICA NELLA BASILICA DI PESCOCOSTANZO CON IL CONCERTO DI NATALE
Domani venerdì 30 Dicembre alle 17 nella Basilica di Santa Maria del Colle di Pescocostanzo si terrà il “Concerto di Natale” organizzato dalla Parrocchia Basilica Santa Maria del Colle con l’Orchestra Sinfonica del Molise. Saranno eseguite musiche di Mozart, Beethoven e Strauss in un concerto dedicato alla Madonna del Colle. “Alla Comunità di Pescocostanzo e a tutte le persone che vorranno condividere e vivere un momento di comunione e fraternità donato dalla Parrocchia di Santa Maria del Colle grazie alla gentile disponibilità dell’Orchestra Sinfonica del Molise”, si legge nella nota. Il primo tempio, risalente all’XI secolo e dipendente dall’abbazia di Montecassino, sorgeva fuori dal centro cittadino, arroccato sul Peschio, la cui chiesa parrocchiale sottostava invece al vescovo di Sulmona. Nel 1456 la chiesa fu distrutta da un terremoto ma venne ricostruita già nel 1466, nel nuovo e più esteso centro abitato, diventando sede parrocchiale e legando così l’intero borgo alla diocesi di Cassino. Nel 1556-58 l’edificio fu portato a cinque navate di quattro campate, come si presenta oggi, rispetto alle tre navi e tre campate della struttura quattrocentesca e fu realizzata una nuova facciata rinascimentale, affacciata a un’ampia terrazza. L’antico portale romanico-gotico fu trasferito nel 1580 sull’ingresso del fianco settentrionale, sulla sommità di una rampa di scale. Negli anni 1691-94 fu realizzato il Cappellone del Sacramento. Il campanile, risalente alla fine del Cinquecento, fu restaurato nel 1635 e nel 1855, quando venne sostituita la cuspide ottagonale con una quadrangolare. Già denominata col titolo di Collegiata, nel 1978 Santa Maria del Colle fu elevata alla dignità di basilica minore. L’interno presenta un’architettura in pietra, ravvivata policromia degli arredi, con i legni scolpiti, dipinti e dorati delle statue (tra cui la duecentesca Madonna del Colle), del pulpito, di diversi altari, della cantoria (opera del romano-sulmonese Bartolomeo Balcone risalente al 1619) e dei cinque soffitti a cassettoni, realizzati prevalentemente da Carlo Sabatini di Anversa degli Abruzzi tra il 1670 e il 1682, completati nel 1742. In marmo sono invece i paliotti e il fonte battesimale, dei pescolani Panfilo Rainaldi e Filippo Mannella. Numerose sono le tele custodite nella basilica, attribuite a Tanzio da Varallo – cui spetta la notevole Madonna dell’incendio sedato – poi Giovanni Paolo Cardone e Francesco Peresi. La volta del Cappellone è decorata da un affresco del napoletano Giambattista Gamba. Una tavola cinquecentesca raffigurante la Madonna e Santi di Palma il Vecchio è stata invece trafugata durante l’occupazione tedesca del 1943-44. Il maestoso cancello in ferro battuto, del pescolano Sante di Rocco, incominciato nel 1699-1705 e ultimato nel 1707 dal nipote Ilario, riporta figure ferine, umane e angeliche.