SULLA QUESTIONE DEL COGESA IL PD DI PRATOLA STIA LONTANO. LA REPLICA DI MATTIA TEDESCHI

di Luigi Liberatore – Il giovane, inesperto e non so fino a che punto ingenuo, segretario del PD di Pratola Peligna, ha riportato a galla, tra Natale e Santo Stefano, il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, servizio gestito dal Cogesa per quasi una settantina di comuni tra i quali spicca il capoluogo di regione: cioè l’Aquila. E’ di Mattia Tedeschi, consigliere (PD) di minoranza a Pratola Peligna, un comunicato che definirei eccellente come capo di accusa contro il sindaco dell’Aquila che vorrebbe soggiogare Cogesa, ma labile e soprattutto inadeguato alla questione. In primo luogo perché vorrebbe prendere le parti di altri soggetti, e non di Pratola Peligna, il cui sindaco, lungimirante amministratore, ha deciso di staccarsi dal Cogesa, affidando con un bando a valenza europea (cioè ad altri) il sistema di raccolta e smaltimento dei propri rifiuti urbani, pur appartenendo allo stesso ambito geo-politico e, soprattutto, pur essendo Comune socio del Cogesa. Noi ci siamo occupati del problema, della caduta libera in tema amministrativo e strutturale dell’azienda sulmonese che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti,  che ha svolto e svolge un buon servizio, ma che “fatturando” per la politica ha dovuto pagare dazio. Fino al punto che il sindaco dell’Aquila ha imposto il suo diktat all’azienda: prendi i miei rifiuti indifferenziati a sette euro in più a tonnellata, oppure rescindiamo il contratto per i prossimi anni. Noi non sappiamo cosa possa rispondere a breve la governance dell’azienda; quali possano essere le decisioni di Cogesa rispetto ad un committente “padrone” come il comune dell’Aquila, sapendo che a quelle entrate sia legata la sopravvivenza del sistema e anche la salvaguardia e la bonifica dei territori nei quali ricadono gli impianti. Possiamo dire che da sinistra una voce autorevole sul Cogesa si sia levata soltanto da Teresa Nannarone, consigliere comunale di Sulmona, ma davvero riteniamo che sia tremula, o puramente di facciata, l’uscita di Mattia Tedeschi, esponente di un Pd in caduta libera. Come riteniamo sia davvero penosa la considerazione che abbiamo dei “gattini” da tastiera, dell’unum ex quibus che vorrebbe misurarsi (nel rassicurante anonimato) non coi problemi che noi solleviamo o commentiamo, ma sfogarsi con riverberi postumi da giornalista represso. Frenesie svelate da tempo da Sigmund Freud, le quali, come spesso accade, finiscono nel secchio della immondizia e non all’attenzione dei lettori. Roba da Cogesa, insomma. Continuiamo a scrivere, su questo come su altri problemi che interessano il territorio. Scomodamente e non piacevolmente? Camillo Benso conte di Cavour avrebbe detto: “Je m’en fiche”…

LA REPLICA DEL SEGRETARIO DEL PD DI PRATOLA

Egregio Luigi Liberatore,

almeno una volta al giorno leggo le testate online, tra cui Reteabruzzo. Non posso quindi non rispondere dopo aver letto il suo ultimo articolo “Sulla questione del Cogesa il Pd di Pratola stia lontano”. Devo rispondere a chiarimento di una tematica fondamentale per il nostro territorio, quale Cogesa, che rischierebbe di venire travolta dai miasmi degli approfondimenti e delle analisi giornalistiche, soprattutto se contraddittorie.

Rimarrebbe d’altronde spaesato chiunque leggendo, il 23 dicembre, l’articolo “la valle peligna non è il giardino del Sindaco dell’Aquila” dove si affermava che il circolo del Pd di Pratola fosse l’unico ad aver avuto – e cito – “il coraggio di opporsi allo strapotere del Sindaco dell’Aquila” per poi ritrovarsi a leggere, a distanza di soli 5 giorni, il 28 dicembre, a firma dello stesso giornalista, trattando dello stesso tema su cui non ci sono stati aggiornamenti, almeno da parte nostra, una tesi totalmente opposta, con parole forti, offensive e, a tratti, allusive; intimando al circolo Pd di Pratola di “stare lontano dalla questione Cogesa”.

Che il Natale, banchetti e libagioni, regali e canzoni abbiano fatto cambiare idea, creato confusione o cos’altro? Non spetta sicuramente a me spiegarlo, considerando anche la pubblicazione di un comunicato stampa a firma Pd Pratola inviato e pubblicato da tutti i giornali il 23 dicembre e da questa testata pubblicato solo il 27 dicembre.

Come mai questo cambio repentino di idee e riposizionamento improvviso?

Vorrei solo rassicurarla che, come lei continuerà a fare il suo mestiere e le sue scelte editoriali, anche il Pd di Pratola, a prescindere dal suo Segretario, continuerà a battersi e ad occuparsi delle criticità e delle questioni che riguardano il nostro territorio soprattutto di quelle, come il Cogesa, che riguardano il rispetto del diritto alla salute di tutti e ad un ambiente salubre, il diritto al lavoro.

Il Pd di Pratola non starà lontano da alcun problema e continuerà, senza ripensamenti, a chiedere che gli abitanti della valle peligna non siano considerati cittadini di serie b!

A ognuno, infine, la libertà di affermare le proprie idee e la libertà di decidere chi o cosa sia tremulo, di facciata, inesperto, ingenuo, obiettivo e non di parte.

In fede Mattia Tedeschi, giovane ma non ingenuo.

4 thoughts on “SULLA QUESTIONE DEL COGESA IL PD DI PRATOLA STIA LONTANO. LA REPLICA DI MATTIA TEDESCHI

  • “La Cogesa svolge un buon servizio per L’Aquila ma non per Sulmona e dintorni. Non svolgerà mai un buon servizio generalmente perché e’ impedita da una gestione folle ( passata e presente )
    Non hanno un piano per modernizzarsi e rispondere alle esigenze di oggi figuriamoci del domani”[che cazzo significa? Giusto per aprire bocca?]… Giusto per rammentare: il Cogesa è 64 comuni socii. Non decide nulla da sè. I comuni obbligano i dirigenti a fare manovre atipiche. Inoltre il passaggio di Gerosolimo/Margiotta è stato un passepartout per cani e porci che hanno destabilizzato le casse, che ora non si ha più margine di manovra in bilancio.

  • La Cogesa svolge un buon servizio per L’Aquila ma non per Sulmona e dintorni. Non svolgerà mai un buon servizio generalmente perché e’ impedita da una gestione folle ( passata e presente )
    Non hanno un piano per modernizzarsi e rispondere alle esigenze di oggi figuriamoci del domani.
    La politica è rovinosa e rovinante tanto quanto la mancanza di precise informazioni sul presente stato che sembra ormai destinato all’ennesimo scempio ambientale.
    È per via del je m’en fiche ormai cronico di giornalisti ed amministratori che la malattia è cronica.
    Il colpo di grazia per l’ambiente e la finanze sarà il progetto SNAM cosi potrai scrivere ancora poesie su cosa potrebbe essere e non sarà.

  • Sono significative le espressioni labile inadeguato e tremula di facciata, credo che però facciano da volano per una rivoluzione completa, non per il cronista ma per la storia della Valle Peligna.

  • Basta rileggere l’articolo del 23 Dicembre sullo stesso argomento per comprendere come il Cogesa dipenda dall’introito del Comune dell’Aquila così come certi nostri giornalisti, pur dotati di un ampio lessico, dipendano da alcuni sostenitori. Mi sembra che l’intervento di Mattia Tedeschi ha preso due piccioni con una fava e che la imparzialità di certi giornalisti sia in caduta altrettanto libera come quella del PD.

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