IL PD DI PRATOLA AI COMUNI SOCI DEL COGESA: NON SOTTOSTIAMO AI RICATTI DI BIONDI
“Chiediamo ai Comuni soci del Cogesa di non sottostare ai ricatti di chi pensa di poter scaricare su questa valle la propria immondizia indifferenziata e l’incapacità politica di realizzare all’Aquila la differenziata”: la sezione del Partito Democratico di Pratola Peligna interviene a muso duro nella polemica sul rinnovo dell’accordo tra Cogesa e Asm. “Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi accusa i Comuni della Valle Peligna soci del Cogesa di campanilismo”, scrive in una nota il circolo pratolano, “perché stanchi di accogliere nella discarica di Noce Mattei i rifiuti dell’Aquila non differenziati a prezzi stracciati. Evidentemente, per il sindaco dell’Aquila, i miasmi della discarica sono lo scotto da pagare per mantenere i livelli attuali di occupazione, perché senza i soldi dell’Aquila bisognerà tagliare posti di lavoro. Dobbiamo sottostare a un così vile ricatto? Dunque che importa se i Comuni della Valle Peligna hanno il merito di fare la differenziata, noi non dobbiamo essere campanilisti ma dobbiamo sottostare al maleodorante ricatto. Del resto, noi siamo cittadini di serie B: a causa del declassamento degli ospedali di Popoli, Sulmona e Castel di Sangro siamo costretti a pellegrinaggi sanitari di ogni sorta, persino per una banale risonanza magnetica! I trasporti? Che importa se per andare da Sulmona a Pescara in treno fino a qualche anno fa si impiegava meno di un’ora, pur fermandosi ad ogni fermata, e oggi si impiega un’ora e venti minuti con meno fermate e con meno corse. Che importa se vengono ridotte le corse di autobus Sulmona-Roma e a Pratola viene addirittura soppressa la fermata all’interno del paese, con enorme disagio per I pendolari. Che importa se il nostro territorio si spopola, se i giovani fuggono! Siamo campanilisti? No, purtroppo siamo solo cittadini di serie B. Se tagli ci devono essere, questi non devono ricadere sui lavoratori del Cogesa, ma semmai essi devono riguardare le decine di consulenze ed i compensi dei manager e degli amministratori. Se siamo condannati al pellegrinaggio per ogni servizio essenziale allora pretendiamo un servizio di trasporto regionale e interregionale a misura di cittadino e conforme agli standard europei con corse frequenti, con tempi ragionevoli e fermate dentro i centri urbani”. “Non è certo campanilismo pretendere per i cittadini della Valle Peligna il rispetto del diritto alla salute, a una ambiente salubre, ai servizi essenziali, alla mobilità sostenibile: non è campanilismo, è dignità. È la legittima aspirazione di voler essere cittadini di serie A”. Il Pd di Pratola chiede ai sindaci del territorio di tutelare il diritto alla salute ed ad una ambiente salubre e dunque di ridurre il carico dei rifiuti nella discarica di Noce Mattei. “Ai nostri referenti e consiglieri regionali abbiamo chiesto di condurre, insieme a noi, una battaglia per il trasporto locale che porti all’incremento delle corse della linea Tua dei bus Sulmona-Roma, il ripristino delle corse soppresse del treno Sulmona-Pescara e per essere “campanilisti” il ripristino della fermata di Pratola Peligna di piazza Primo Maggio della linea Roma-Sulmona”, conclude la nota.
Ci penserà il primo cittadino della Regione a ricattare e costringere i sindaci ad accontentare L’Aquila ed accettare la loro spazzatura indifferenziata così come la centrale SNAM ( colpo di grazia )
Invece di chiedere le briciole e concessioni immeritate vediamo di modernizzarci e usare i nuovi ministeri della transizione ecologica per farci aiutare e finanziare.
Uno studio di una università Regionale e di altri amministratori comunali, hanno appurato che la città di L’Aquila ha avuto finanziamenti e costruito/ristrutturato abitazioni per circa 150.000 abitanti quando in effetti a malapena arrivano ad 70.000 ( con pendolari ). E ancora non sono abbastanza chiaramente poiché l’ingordigia non avrà mai fine con questi amministratori penosi e velenosi.
Mi dispiace ammetterlo ma con tutti questi cittadini ormai avviliti o egoisti e non curanti, solo la mobilitazione di piazza diretta e precisa potrà forse far capire a tutti quei caproni di amministratori di cambiare rotta !!!!! La politica è finita o languide ma siamo ancora un paese democratico ma malato.
Il PD ha una opportunità unica di mobilitare e motivare tutta quella gente ormai persa e illusa e non capisco veramente come non ci siano ancora arrivati ( e non solo loro )
Cosa si sta tramando per il Cogesa sarà un’altro disastro dettato da tradimenti e scempi politici.
Può pubblicare il link dove si parla di questo finanziamento spropositato per 150mila abitanti?
Capisco la spalla(tina) che il PD di Pratola deve dare per andare contro la giunta di L’Aquila per fiancheggiare i compagni AQuilani, mentre il PD di Sulmona non può pronunciarsi per parte chiamata “indirettamente” in causa nella vicenda COGESA (mettiamola così), come anche FDI di Sulmona non si pronuncia per fiancheggiamento a L’Aquila, ma per dirla tutta… nessuno si pronuncia, maggioranza o minoranza che sia e se lo fa, lo fa anch’essa per proprio interesse!
Vere le cause che stanno saturando la discarica, la non differenziazione dei rifiuti (e si sapeva già dalla stipula della convenzione, o forse meglio dire dalla tratta delle quote),
Poco bene, per non dire male introdurre nella vicenda quelli che sembrano merce di scambio… e cioè i problemi atavici che la popolazione della valle e non solo vivono da tempo immemore e dove alle continue spoliazioni, a livello politico si è sempre fatto spallucce e mai niente si è ottenuto… da tutti i “fronti di guerra politica”, sia chiaro.
La legittimazione a diventare cittadini di serie A deve partire dalla politica tutta, che mai è intervenuta come detto… ma di tutti i problemi elencati e di tutti quelli non elencati, e di tutti quelli che verranno… CHE SI È FATTO PER ARGINARE? CHE AVETE FATTO? CHE FARETE? TUTTI VOI I PARTITI!
Farete nuovamente contenti e fessi i cittadini con le vittorie di Pirro? E via a continuare a scendere di categoria… FINCHE’… UN DI’….
In verità speravo chiedevate, anzi osavate chiedere di più per la moribonda vallata.. ma poi si rischia di urtare la suscettibilità degli aquilani e fargli perdere qualche finanziamento / azienda / infrastruttura e peggio FAMA TERRITORIALE (e anche fame come appetito, come voracità)… di quelli pesanti… che contano… che possano spaiare le carte dell’abbondanza, che sfamano, che non ci fanno abbandonare la vallata, che non ci fanno morire di “presunta inezia” … vè?