MARELLI, SCATTANO I CONTRATTI DI SOLIDARIETA’: DIPENDENTI PRONTI A TAGLIARSI LO STIPENDIO
Calo di produzione alla Marelli e scattano i contratti di solidarietà. Tra parti sociali e azienda è stato siglato un contratto per tutelare i dipendenti che sono pronti a tagliarsi tutto lo stipendio per poter continuare a lavorare nonostante i problemi legati alle commesse. Dopo oltre due anni di sacrifici 467 su 650 dipendenti del sito industriale, dove si producono componenti per l’automotive, dovranno stringere ulteriormente la cinghia. L’andamento altalenante delle commesse che arrivano principalmente dalla Sevel di Atessa ha spinto negli ultimi mesi l’azienda a far ricorso alla cassa integrazione. La situazione, nonostante le rassicurazioni e gli annunci di futuri investimenti, si prospetta poco rassicurante anche per il 2023. Per questo la rappresentanza sindacale aziendale e le segreterie Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Ugl (con Elvira De Sanctis, Michele Paliani, Domenico Amiconi) e Fim-Cisl, hanno incontrato la direzione aziendale per poter capire come affrontare il nuovo anno. Azienda e sindacati hanno deciso di sottoscrivere un contratto di solidarietà difensivo, in vigore dal 9 gennaio al 23 dicembre 2023. In queste settimane l’azienda per far fronte al calo delle commesse sta usufruendo della cassa integrazione del “decreto Ucraina” scattata il 5 settembre e in vigore fino al 31 dicembre. Subito dopo si passerà a questa nuova forma di ammortizzatori sociali che sarà in vigore fino alla fine del nuovo anno.